Saranno sentiti dal gip il 14 novembre l’ex governatore siciliano Totò Cuffaro e il deputato di Noi Moderati Saverio Romano per cui la Procura di Palermo ha chiesto l’arresto. Sono accusati, insieme ad altre 16 persone, di associazione a delinquere, corruzione e turbata libertà degli incanti. La Presidenza della Regione al momento si limita a dire che “segue con la massima attenzione e con il massimo rigore gli sviluppi dell’inchiesta odierna della Procura di Palermo con riferimento all’Asp di Siracusa, riservandosi di adottare i provvedimenti di competenza all’esito della pronuncia del Gip”. Solo dopo l’interrogatorio, infatti, il giudice per le indagini preliminari deciderà se accogliere o meno la richiesta di domiciliari. Cuffaro, secondo l’accusa, era al vertice di una vera e propria associazione criminale, avrebbe utilizzato l’influenza derivatagli dalla lunga carriera politica e dai ruoli ricoperti e messo a disposizione la sua rete di conoscenze per incidere su concorsi, gare di appalto e procedure amministrative in modo da favorire imprenditori amici, procurare loro vantaggi e rafforzare il proprio consenso politico. Al centro dell’attività del comitato d’affari nomine di dirigenti e funzionari pubblici e regionali negli enti e apparati amministrativi di maggior rilievo nell’ambito di settori nevralgici come la sanità, gli appalti e le opere pubbliche. Ci sono anche una gara bandita dall’ASP di Siracusa e un concorso pubblico per operatore socio sanitario all’azienda ospedaliera Villa Sofia-Cervello di Palermo tra le procedure finite sotto la lente di ingrandimento dei magistrati palermitani e spuntano anche somme di denaro fatte avere da un imprenditore, tramite l’ex governatore e Carmelo Pace, capogruppo della Dc all’Ars, al direttore generale del Consorzio di bonifica occidentale della Regione Sicilia Giuseppe Tomasino. “Io sono sereno” ha commentato all’Ansa Cuffaro, che ha fornito ai carabinieri la massima collaborazione. “Rispetto ai fatti che mi sono stati contestati, per alcuni non conosco né le vicende né le persone. Sono fiducioso e pronto a chiarire la mia posizione”. Romano, invece, secondo cui le fonti di prova non sarebbero sufficienti per iscrivere qualcuno nel registro degli indagati, ha affidato ai social il suo commento.
SAVERIO ROMANO COORDINATORE DI “NOI MODERATI”
PD, M5S, Sinistra Italiana e Alleanza verdi e sinistra all’unanimità esprimono indignazione per quello che definiscono “l’ennesimo episodio che investe la sanità siciliana”. Per Davide Faraone, vicepresidente di Italia Viva, “Vanno cacciati i manager e interrotte le commistioni con la politica. Troppi primari vengono nominati per fedeltà e non per merito”.
CORRUZIONE - CUFFARO E ROMANO DAL GIP IL 14 NOVEMBRE
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