È stata emanata oggi dal Commissario della Regione Siciliana delegato all’emergenza idrica in agricoltura e zootecnia, Dario Cartabellotta, l’ordinanza che dispone l’utilizzo delle acque dell’invaso Ragoleto sul fiume Dirillo per l’irrigazione delle aree servite dal Consorzio di Bonifica n. 8 della Sicilia Orientale. 9.000 metri cubi al giorno di acqua, per tutto il mese di agosto, poi si valuterà la possibilità di proseguire anche per il mese di settembre, previa verifica della necessità e della disponibilità delle risorse. La Bioraffineria di Gela e Siciliacque si occuperanno del monitoraggio dello stato dei pesci presenti nella diga, per prevenire condizioni di crisi ed avviare, ove necessario, il trasferimento degli stessi. Se gli animali dovessero ammalarsi o peggio ancora morire, infatti, potrebbero causare il peggioramento delle condizioni igienico – sanitarie dell’acqua, al punto da renderla inutilizzabile. L’ordinanza è quella che era stata concordata ieri mattina al termine della riunione svoltasi in Prefettura, a Ragusa, e coordinata dal prefetto Giuseppe Ranieri, che aveva chiesto risposte chiare da fornire agli agricoltori iblei. Ed intanto c’è un nuovo allarme, lanciato dall”Anbi (l’associazione dei consorzi di bacino) che afferma che in Sicilia “prosegue il conto alla rovescia verso l’esaurimento delle disponibilità idriche”. Nella nostra isola, rende noto l’associazione, la residua riserva d’acqua stoccata nei bacini artificiali si è ridotta, in soli 7 giorni, di quasi 6 milioni di metri cubi. A Gela, dove il problema dei rubinetti a secco è atavico, in mattinata era arrivato l’ennesimo stop alla distribuzione, dopo che la Bioraffineria di Gela aveva chiesto a Siciliacque una rimodulazione temporanea della portata prelevata dalla diga Dirillo – da 100 a 70 litri al secondo – per effettuare una riparazione nella condotta”. Il problema, però, è stato già risolto e Siciliacque ha comunicato di aver ripristinato le forniture ai serbatoi di Caposoprano e Montelungo. Domani, pertanto, la distribuzione tornerà regolare. Brutte notizie, invece, arrivano dall’invaso di Ancipa, nei Nebrodi, dove da oggi il prelievo d’acqua sarà ulteriormente ridotto di 120 litri al secondo, secondo quanto disposto dall’Osservatorio sugli utilizzi idrici del distretto idrografico della Sicilia dopo la riunione della Cabina di regia per l’emergenza idrica dello scorso 29 luglio. La decisione è stata presa al fine di prolungare la vita della risorsa presente nell’invaso. Siciliacque, i gestori, le Ati e i consorzi interessati, pertanto, provvederanno ad attuare le riduzioni dei prelievi a seconda delle necessità e delle criticità.
SICCITA' - “DISPONIBILITA’ IDRICHE IN ESAURIMENTO”
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