SICCITA' - DISSALATORI DISMESSI E DIGHE SENZ’ACQUA

di Viviana Sammito
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In Sicilia per contrastare la siccità possono e dovrebbero essere utilizzati i dissalatori che permettono di rimuovere il sale dall’acqua incamerata dal mare però la situazione nell’isola è complessa: Porto Empedocle ha un impianto costato 6 milioni di euro, aperto nel 2007, ma è stato chiuso dal 2012 a causa dei costi di gestione elevati. Altri due dissalatori, uno a Gela e un altro a Trapani, sono in stato di abbandono. Oltre al dissalatore di Ustica, ultimato nel 1995, l’isola può contare su un impianto che serve le isole di Pantelleria, Lampedusa e Linosa. La situazione della siccità è drammatica, e la riapertura dei dissalatori potrebbe essere una soluzione, ma richiederebbe investimenti significativi. Il caso di Gela è pure paradossale: il dissalatore della Regione siciliana all’intenro della raffineria è dismesso, ce n’è un altro di proprietà dell’Eni che con un intervento di 7 milioni di euro della durata di circa 120 giorni potrebbe immettere in rete 80litri di acqua al secondo: tocca alla regione sicliana requisire il dissalatore -ha dichiarato il sindaco dibgela terenziano distefano che ha fornito al tavolo tecnico contro la siccità la proposta al commissario per l’emergenza, salvo cocina, che è anche il capo della protezione civile regionale. la città di gela ha 4 pozzi che non sono sufficienti a soddisfare quotidianamente il fabbisogno delle famiglie, la diga di Ragoleto, fino a 10 giorni fa – ha rilevato il primo cittadino – conteneva 4mln di metri cubi di acqua ma ad ottobre 2024 se non pioverà la diga si prosciugherà. Della nave cisterna ticino della marina militare italiana arrivata ieri al porto di Licata per l’approvigionamento idrico nell’agrigentino e a gela, il sindaco terenziano di stefano nulla sa come arriverà l’acqua nelle rete idrica comunale di gela: solo con le autobotti – ha affermato contattato telefonicamnerte perchè non abbiamo altri collegamenti con la rete idrica dal porto. E dove invece l’acqua c’è nella diga di lentini fino a ieri non funzionavano le pompe di sollevamento: una delle due del lago Biviere è stata messa in funzione: l’impianto permette un prelievo di circa 400 litri al secondo che consentiranno di distribuire acqua per usi irrigui a circa mille ettari di terreni agricoli della Piana di Catania. Nei prossimi giorni, sarà attivata una seconda pompa con la stessa capacità. ‘Sinergia porta a risultati concreti’ è il commento del ministro all’agricoltura, francesco lollobrigida, C’è ancora molto da lavorare ma sono certo che la sinergia avviata porterà a raggiungere sempre maggiori e proficui obiettivi che presto, ci auguriamo, alleggeriranno in modo significativo la portata della crisi”, ha concluso il ministro.

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