Anche sud chiama nord incalza l’amministarzione comuneale di mdoci asul fronte debitorio e sui 96milioni richiamati dalla corte dei conti. Intanto ennesimo confronto questa mattina per il Sindaco di Modica Maria Monisteri per discutere dello stato di salute dell’ente. Molti silenzi e poche spiegazioni da palazzo san domenico. Il documento della corte dei conti che certifica il disastro finanziario del comune di modica è al vaglio dell’amministrazione e i consiglieri di maggioranza, accusano dall’opposizione, scappano. Il rinvio a data da destinarsi della riunione dei capigruppo è la fotografia di una situazione ormai fuori controllo e poco chiara a tutti. Così come l’assessore al bilancio Delia Vindigni da cui ci si aspettano risposte e rassicurazioni appare sfuggente e pronta a rinviare qualsiasi dichiarazione. Dall’entourage del Sindaco però si apprende che si sta lavorando e che Maria Monisteri, fanno sapere i suoi fedelissimi, sta lavorando affinchè la situazione sia risollevata. Ma sempre 96 milioni da pagare tutti e subito mancano all’appello mentre i sindacati accerchiano palazzo san domenico prima con i lavoratori della nettezza urbana poi con i dipendenti comunali e infine con quelli della gesco. Un caos da cui non intravede imminente risoluzione.
Il peggioramento della situazione finanziaria del Comune di Modica è oramai un dato
incontrover?bile. Ce lo dice la Corte dei Con? Sezione di Palermo con le relazioni a seguito della
verifica sull’esecuzione del piano di riequilibrio afferen? i due semestri del 2023.
Parimen? si può definire incontrover?bile la ca?va ges?one della finanza pubblica, fruto di scelte
poli?che delle amministrazioni che hanno governato negli ul?mi dieci anni, operate nella piena
consapevolezza, non potrebbe essere diversamente, di ciò che si stava compiendo. Un esempio per
tu?: Fare pagare il servizio di trasporto scolas?co soto la soglia prevista per gli Enti deficitari ed in
regime di piano di riequilibrio. È evidente che si era consapevoli che bisognava trovare la copertura
altrove. Ma queste sono scelte politiche con evidenti riflessi negativi sul bilancio ma rimangono
confinate nella sfera politica.
Ma ci sono altre responsabilità in tutto quello che sta accadendo? Per essere più chiari, la
responsabilità è solo della politica o dell’Amministrazione nel suo complesso, ossia sfera politica e
sfera dirigenziale? La domanda viene sollecitata dalla lettura in alcuni passaggi della relazione di
termini quali “PROCEDURE IN CONTRASTO CON L’ORDINAMENTO FINANZIARIO”; “ARBITRARIA
APPOSTAZIONE”; oppure “MAGGIOR DISAVANZO RIPARTITO IRREGOLARMENTE IN DIECI ANNI”; o
ancora in merito ad un contributo di circa 11 milioni afferente al Fondo di Anticipazione Liquidità
“BENEFICIARE DI UNA ILLECITA DILAZIONE DECENNALE”.
Queste solo le testuali parole del magistrato contabile che pesano come un macigno. Davvero
imbarazzante.
Nel mese di gennaio del 2024, la maggioranza consiliare che sostiene l’amministrazione Monisteri,
nonostante il parere contrario dei revisori dei Conti, ha approvato il rendiconto del 2021, anno che
rappresenta, sulla carta, lo snodo tra il castello incantato e la realtà del disastro.
Nel 2020, infatti, la Corte del Conti ha approvato il piano di riequilibrio rideterminando,
contestualmente, il disavanzo al 31 dicembre dello stesso anno per un importo di 73 milioni e 641
mila euro più spiccioli, mentre la quota da ripianare nel 2021 era pari a euro 20.497.288,50. Bene,
brava l’Amministrazione Abbate che è riuscita a convincere la Corte dei Con? della bontà del piano di
riequilibrio, della buona volontà nel volere portare avan? gli impegni assun?. Peccato che da quel momento
in poi l’allora Sindaco Abbate si è concentrato esclusivamente sulla campagna eletorale per il rinnovo del
parlamento regionale disinteressandosi degli impegni assun?. Infa?, da quanto si legge nella relazione, che
l’importo ripianato nel 2021 dall’amministrazione guidata dall’On. Abbate risulta pari a zero. Anzi, sempre a
dire del Magistrato contabile, al 31 dicembre 2021 il disavanzo è cresciuto fino a euro 81.171.431,70, facendo
lievitare la somma da ripianare entro il 2022 a 32.087.670,46. Anche per il 2022 stesso copione, neanche un
euro per ripianare il disavanzo di competenza e lo squilibrio nega?vo al 31 dicembre 2022 ha raggiunto la
cifra di 117.621.832,62.
Le responsabilità della Giunta Abbate, di cui faceva parte il Sindaco in carica Maria Monisteri nel ruolo di
Assessore, sono eviden? ed incontrover?bili.
Giusto per ricordare quanto asseriva il Sindaco uscente On. Abbate durante la campagna elettorale,
il suo successore avrebbe amministrato in scioltezza con “le passività da ripianare tempes?vamente
non ulteriormente dilazionabili pari ad euro 96.053.631,63, di cui euro 76.672.347,21 per il recupero del
disavanzo accertato, euro 15.781.284,42 da sotos?ma del FCDE al 31.12.2022 ed euro 3.600.000 da debi?
fuori bilancio non accantona?.
Atendiamo le controdeduzioni dell’Amministrazione Comunale, ma appare evidente che non ci si può più
nascondere dietro il dito e i margini di manovra sono veramente esigui.