L’ufficio di presidenza del consiglio di Modica non ha ancora ricevuto la relazione che porterà alla discussione in consiglio del dissesto. La delibera di giunta dello scorso 7 gennaio ha attivato l’iter e adessosi attende la relazione dei revisori dei conti. Poi il voto in consiglio comunale. Una volta dichiarato il dissesto la magistratura contabile andrà verificare eventuali responsabilità. Il comune di Modica soffocato dai debiti non ha alternativa che quella dell’avvio di una politica di risanmento. La corte dei conti passando sotto lente di ingrandimento gli anni 2021 e 2022 aveva contestato un divanzo da 120 milioni di euro. Una voragine più che un buco in bilancio per un Comune che deve fare i conti anche una importante evasione fiscale che ha da sempre compromesso la salute dell’ente. Il dissesto con ogni probabilità otterrà l’unanimità. In consiglio sia maggioranza che opposiozone dovrebbero sostenere il voto favorevole. Ma questa sinergia tra le parti non ripristinerebbe i rapporti in maggioranza. Due gruppi contrapposti che ormai in modo evidente coesistono. La scelta di inviare due comunicati distinti e separati e di votare i bilanci in modo diverso è solo la punta dell’iceberg. Una spaccatura che non verrebbe risanata attravberso la votazione di dissesto. Entrambi però concordano sul cambiamento di rotta. Per entrambi i gruppi Maria Monisteri deve cambaire passo ed essere più concrete e deve fornire al territorio le risposte che cerca. Ma i gruppi anche in questo caso hanno idee diverse su cosa e come fare. Si sfalda così la squadra che doveva prendersi cura della città di Modfica , come recivtava il claim della candidadta sindaca monisteri,
MODICA - DISSESTO, UNITI NEL VOTO MA NON IN CONSIGLIO
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