PONTE SULLO STRETTO - DOPO L’APPROVAZIONE, TUTTE LE REAZIONI

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“Non è un’opera facile ma un investimento sul presente e sul futuro dell’Italia, e ci piacciono le sfide difficili quando sono sensate”. Così la premier Giorgia Meloni ha commentato l’approvazione, da parte del CIPESS, del progetto definitivo del ponte sullo stretto di Messina. “Crediamo in questa infrastruttura, come in tutte le infrastrutture che questa nazione aspetta da decenni e che devono costituire l’ossatura per un’Italia più veloce e moderna. Un’Italia – conclude – più connessa, più competitiva e più coesa”. Per il presidente della regione, Renato Schifani, “L’approvazione rappresenta una svolta storica” poi aggiunge: “Non posso non ricordare con orgoglio che è stato il sogno di Silvio Berlusconi e una battaglia storica di Forza Italia. La Sicilia non può più permettersi l’isolamento infrastrutturale e la Regione farà la sua parte”. La classe politica è intervenuta per intero, a tutti i livelli, spaccandosi. Nel centrodestra c’è soddisfazione ed entusiasmo, soprattutto in casa Lega, dove si parla di “promessa mantenuta”, Fratelli d’Italia e Forza Italia. Anche il vicepremier Antonio Tajani ricorda che “il ponte era il sogno di Silvio Berlusconi e che avrà un impatto benefico sull’economia, sul turismo e sulle condizioni sociali dell’Italia intera” mentre Luigi Marattin, deputato del Partito Liberaldemocratico, scrive: “Oggi per andare da Palermo a Ragusa ci vuole più di quello che serve per andare da Palermo a New York. Quindi sì al Ponte, ma no alle cattedrali nel deserto”. Soddisfatti anche MPA e Grande Sicilia. Diversi i toni nel centrosinistra. Per Europa Verde, “l’opera rappresenta il più grande spreco di denaro pubblico mai visto in Italia”. Per il M5S “È vergognoso dare priorità a un progetto senza progetto se non quello di creare un ponte di poltrone”. “Oggi è una giornata triste per il Mezzogiorno e per tutto il Paese” dice Anthony Barbagallo, capogruppo Pd in Commissione Trasporti alla Camera. Di scelta folle parla, invece Alleanza verdi e sinistra, secondo cui “questa mega opera rischia di trasformarsi in un gigantesco buco nero”. Ci sono poi i comitati e le associazioni, anche loro divisi. “Respingiamo ricorsi inutili e accuse infondate e diffamanti e andiamo avanti fino a quando il primo treno non passerà sul ponte sullo Stretto” dice il Comitato Ponte e Libertà mentre per gli Amici del Ponte sullo Stretto il Ponte “non rappresenta un danno ambientale, ma un’opportunità per ridurre traffico marino e stradale, abbattere emissioni da traghetti, migliorare la connessione territoriale”. Ovviamente contrari i “no ponte” secondo cui “L’approvazione è l’ennesima forzatura politica travestita da atto tecnico” e annunciano che sabato saranno di nuovo in corteo a Messina per fermare questa follia”. “E’ l’inizio di un inferno” scrive il Comitato Calabria espropri Ponte, che riunisce i cittadini di Villa San Giovanni e dintorni. “È il trionfo del cemento sull’ambiente”. Sulla stessa linea Greenpeace, Lipu, Legambiente e WWF Italia che giudicano la decisione del Cipess “un azzardo che peserà sulle tasche degli italiani”. Per “Invece del Ponte” Salvini canta vittoria, ma il progetto è bluff e il Governo sarà chiamato a risponderne”. Quanto ai sindacati esulta la CISL, mentre Cgil e Fillea parlano dell’ennesimo atto arrogante e irrispettoso dei veri bisogni della Sicilia, della Calabria, del Mezzogiorno e dell’intero Paese. Infine, i sindaci. E’ preoccupata quella di Villa San Giovanni, Giuseppina Caminiti, per la quale è a rischio la sopravvivenza stessa della città, mentre quello di Messina, Federico Basile “accoglie con soddisfazione il passaggio odierno, ma con la consapevolezza che la vera sfida comincia adesso”.

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