PONTE SULLO STRETTO - DOSSIER ALLA MELONI, INFORMATIVA DI SALVINI

di Viviana Sammito
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L’obiettivo è far partire i lavori al più presto. Lo ha detto durante l’informativa al Consiglio dei Ministri il vice premier e ministro alle Infrastrutture, Matteo Salvini riferendosi al progetto del ponte sullo stretto di Messina. Dal punto di vista tecnico, il Vicepremier ha ribadito di attendere le motivazioni della Corte per preparare risposte puntuali. Dopo la decisione della Corte dei Conti e le criticità sollevate dagli organi di controllo, Palazzo Chigi ha sottratto il dossier del Ponte sullo Stretto al Ministero delle Infrastrutture. Lo dichiara Anthony Barbagallo, capogruppo del Partito Democratico in Commissione Trasporti della Camera. È la conferma del fallimento della gestione politica del ministro Salvini. Siamo davanti a un vero e proprio “Salvini commissariato”. E oggi, addirittura, la Presidenza del Consiglio si sostituisce al ministro per “riparare errori”. Alla Premier Meloni, anche nella sua qualità di presidente del Cipess, è stata inoltrata una diffida affinché quella delibera sia ritirata e si proceda ad un nuovo progetto con una nuova gara europea. Lo ha comunicato Angelo Bonelli, co-portavoce nazionale di Europa Verde e parlamentare di Alleanza Verdi e Sinistra. Nel 2005 Berlusconi aveva previsto una gara per il ponte, e poi assegnata, con il 60% dei fondi messi dai privati. oggi l’opera è finanziata al 100% con soldi pubblici. Inoltre si è superata la soglia del +50% del valore dell’opera: da 3,9 miliardi a 14,5 miliardi di euro. Tutto questo è in violazione della direttiva sulla concorrenza, come segnalato anche dalla Corte dei Conti”. Ed Invece del ponte ha scritto una nota sulle varianti del progetto: mente Ciucci o il parlamento? l’AD della Stretto di Messina, Pietro Ciucci, ha respinto l’ipotesi che per il ponte sullo Stretto sia necessaria una nuova gara, visto che il costo del contratto è aumentato di oltre il 50%. Il costo del progetto è passato da 3,9 a 13,5 miliardi solo per colpa dell’inflazione. Ciucci- recita la nota di Invece del Ponte – è però ufficialmente smentito dal Sistema Informativo Legge Opere Strategiche della Camera dei Deputati. Nella Scheda n. 65, infatti, si legge chiaramente che esistono tre varianti del progetto. Ed è un incremento reale dei lavori del contratto, che secondo l’associazione si devono attribuire proprio alle varianti che Ciucci nega. La scheda parlamentare (vedi allegato) indica che questi aumenti derivano da tre “Atti Aggiuntivi” firmati tra 2009 e 2011 tra la Società Stretto di Messina e il consorzio Eurolink. Eppure, proprio gli Atti Aggiuntivi del 2010 e 2011 non sono stati consegnati alla Corte dei Conti (che li aveva richiesti), né dal CIPESS né dalla Società Stretto di Messina. Solo una coincidenza?

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