Per alcuni è vero, esiste, e nel corso di questa giornata, soprattutto se il cielo è grigio, l’umore è tendenzialmente malinconico e la tristezza dilaga. Per altri è semplicemente una bufala mascherata da equazione matematica, o meglio, una trovata commerciale per spingere le persone a fare shopping o ad acquistare viaggi che possano risollevare lo spirito e distogliere la mente dai pensieri negativi. Fatto sta che oggi, 20 gennaio, è il blue monday, il terzo lunedì di gennaio, ribattezzato “il giorno più triste dell’anno”. L’espressione, in realtà, è molto recente e fu usata per la prima volta nel 2005 nel Regno Unito per descrivere quella sensazione di tristezza che sembrava riguardare molte persone dopo le feste natalizie, basandosi su criteri come i sensi di colpa per i soldi spesi per i regali, il tempo trascorso con la famiglia e gli amici che si riduce nuovamente, la fine del periodo in cui ci si concede qualche sfizio in più anche a tavola, il meteo invernale generalmente grigio e piovoso e le giornate estremamente corte. L’equazione usata per calcolarlo, però, non ha il minimo fondamento matematico o scientifico. Eppure, negli anni seguenti, la bufala è stata sfruttata da numerose aziende per promuovere prodotti o servizi e, con l’aiuto di web e social network, il blue monday è diventato internazionale.
BLUE MONDAY - E’ DAVVERO IL GIORNO PIU’ TRISTE DELL’ANNO?
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