S.GIOVANNI-S.GIORGIO - ECCO COSA E’ SUCCESSO A RAGUSA

di Marco Scavino
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E’ terminata con una lettera a firma del parroco della Cattedrale di Ragusa, Giuseppe Burrafato, una vicenda triste che ha coinvolto la nostra redazione. Il pettegolezzo prima tra parrocchiani e la conferma da esponenti autorevoli della parrocchia dopo ha dipinto un quadro degno di una mostra dell’inverosimile. Dalla Cattedrale di Ragusa c’era chi si era detto offeso nei confronti dell’operato della redazione giornalistica di Video Mediterraneo al racconto della vicenda legata al caso dell mancaza di riconosciemnto del patronato al compatrono di Ragusa: San Giorgio. Nelle ultime settimane abbiamo viaggiato come su di una macchina del tempo finendo nel medioevo, età storica in cui le lotte del popolo per un Santo, per un Patrono, per una Statua, per una Chiesa piuttosto che un’altra erano ordinarie. Fortunatamente in questo viaggio non abbiamo trovato che un gruppetto di ragusani. Gruppetto che però ha l’autorità di alterare la realtà di chiudere i rapporti e soprattutto di insinuare il germe del pregiudizio e del rancore. In sostanza nell’ambito della organizzazione degli eventi e delle dirette televisive, l’ufficio preposto della nostra emittente ha contattato la Cattedrale di Ragusa per l’organizzazione dell’evento del 29 Agosto giornata clou per i festeggiamenti conclusivi del Patrono della Città e della Diocesi, che come da tradizione viene raccontato da questa emittente da decenni. Con sorpresa l’ufficio ha ricevuto una chiusura alla collaborazione motivata nel fatto che Video Mediterraneo era una emittente schierata con San Giorgio. Non solo chiusura, indirettamente un invito a non recarsi in Cattedrale in quanto non graditi. Assurdo? vero? sì, ma tutto sorprendentemente reale. La nostra redazione era colpevole di aver dato spazio al caso ribattezzato come depatronizzazione di San Giorgio a Ragusa. Servizi giornalistici, i nostri, che la qualcuno non ha gradito. Una esposizione che non è piaciuta e quindi il provvedimento: porte chiuse. Ma il provvedimento assunto è andato oltre. E’ stata infatti attiovata nostro malgrado una reale macchina del fango al fine di mettere in cattiva luce il nostro operato. Una sorta di caccia alle streghe in cui fortunatamente i ragusani non sono caduti e ne hanno preso le distanze contattandoci in molti casi per segnalare quanto si vociferava in Cattedrale. Perchè una cosa è informare e raccontare un problema una altra cosa sono le gelosie tra parrocchie e le lotte, anacronistiche, dei Patronati in un città che tutto questo non merita. Noi abbiamo raccontato il caso senza mai schierarci e il solo fatto che il nostro operato si stato definito fazioso, per aver esposto e raccontato con costanza un problema legato ad una altra parrocchia, da definire a questo punto ahinoi rivale viste le conseguenze, si commenta da solo. Detto ciò accogliamo le scuse confidando nel fatto che sia stata presa realmente consapevolezza di quanto accaduto e delle ritorsioni occorse nei nostri confronti. Sperando di mettere un punto al palesarsi sempre costante di una rivalità che non appartiene ai ragusani, popolo onesto e di fine ingegno e certamente non vocato a sterili polemiche e a personalismi anacronistici.

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