5 morti e dispersi al giorno per un totale di 800 nel 2024. A dirlo sono l’Unhcr,-Agenzia Onu per i Rifugiati, l’Oim-Organizzazione Internazionale per le Migrazioni e l’Unicef- Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia che esprimono “profondo cordoglio per le decine di vittime di due nuovi incidenti nel Mediterraneo”. Per le tre organizzazioni restano inascoltati gli appelli di potenziamento di risorse e capacità per le operazioni di ricerca e soccorso in mare a supporto della Guardia Costiera Italiana. In un primo naufragio – ricordano – le vittime accertate sono 10, e avrebbero perso la vita “per soffocamento sul ponte inferiore dell’imbarcazione su cui viaggiavano”. 51 sopravvissuti sono stati portati in salvo a Lampedusa dalla nave Nadir dell’ong Resqship, che ha soccorso la barca di legno partita dalla Libia. I loro paesi di origine sono Siria, Egitto, Pakistan, Bangladesh. In un secondo incidente, dopo essere stati soccorsi da un peschereccio e trasferiti su un mercantile, 11 superstiti sono stati soccorsi dalla Guardia Costiera nello Jonio e portati in salvo a Roccella Ionica insieme al corpo di una donna, mentre altre 64 persone risultano disperse in mare. Secondo la ricostruzione dei sopravvissuti, il motore dell’imbarcazione, partita otto giorni prima dalla Turchia, si sarebbe incendiato, facendo rovesciare lo scafo a 110 miglia nautiche dalle coste italiane. I superstiti e i dispersi in mare provengono da Iran, Siria e Iraq. Tra i sopravvissuti, 2 bambini accompagnati e 2 donne.
MIGRANTI - ENNESIMA TRAGEDIA, 800 MORTI NEL 2024
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