Sono ancora evidenti i segni, in via Gualandi a Catania, dell’esplosione che lo scorso 21 gennaio ha colpito questa area, esplosione avvenuta a causa di una fuga di gas. Da quel 21 gennaio alcune famiglie sono rimaste senza più casa. Ecco perché si sta procedendo per cercare di restituire le case a chi le ha perse.
Stamattina – grazie al piano operativo redatto dalla Struttura commissariale nominata dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani – il commissario delegato, l’ingegnere capo del Genio civile di Catania Gaetano Laudani, ha disposto la consegna dei lavori delle palazzine danneggiate dall’esplosione, ai civici 9 e 13 di via Gualandi e le due ditte incaricate proprio stamane hanno avviato i cantieri e, una volta ultimati i lavori, ciò consentirà ai nuclei familiari sfollati di rientrare nei loro alloggi nel più breve tempo possibile.
La durata dei lavori è di circa60 giorni
Int
Un primo immobile, di proprietà dell’istituto autonomo case popolari, è già stato oggetto di lavori urgenti di ripristino e i lavori – eseguiti nell’ambito dell’Accordo quadro Iacp di Catania – sono stati ultimati lo scorso 27 marzo. Sono stati effettuati lavori di svellimento del pavimento e del relativo massetto in una stanza, con successivo ripristino e ripavimentazione.
Alle famiglie residenti negli immobili posti sotto sequestro dalla magistratura sono state assegnate, in sostituzione, dimore Iacp disponibili in via Nitta, nel quartiere Librino del capoluogo etneo.