CATANIA - FILIPPO: “NO AD ALUNNI DI SERIE B”

di Sarah Donzuso
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E’ essenziale la presenza di queste figure che fanno sì che l’individuo con disabilità non debba elemosinare aiuto dagli altri.

È un passaggio di un lungo sfogo che Filippo affida a una lettera in cui mette nero su bianco i benefici che l’assistente alla comunicazione, e in generale le figure assistenziali, hanno nella vita delle persone con disabilità. E racconta la sua storia: nonostante, infatti, un handicap fisico importante, con tanta tenacia e impegno è riuscito non solo a conseguire una laurea magistrale ma adesso lavora da dieci anni in una pubblica amministrazione.
“Per il raggiungimento di questi risultati – scrive Filippo – ho usufruito dell’aiuto e del supporto di tante figure professionali, senza le quali non sarei riuscito ad essere la persona che sono”.
Ed è qui che lancia un appello al sindaco di Catania e all’amministrazione comunale ricordando come questa figura ricopra un ruolo fondamentale nella vita quotidiana di ogni persona diversamente abile, in molti casi è proprio la presenza di essa che permette una piena inclusione sociale. “Visto da fuori – dice Filippo – questa figura può sembrare superflua e poco utile, in realtà permette al disabile di vivere con maggiore serenità una socialità che altrimenti sarebbe impossibile.

Come dichiarato dal sindaco anche ai nostri microfoni, per le scuole secondarie di secondo grado non ci sarà nessun taglio delle ore di assistenza alla comunicazione. Per gli altri invece è previsto un meno 15%.

Ma, dice Filippo, non possiamo avere alunni di serie a e serie b

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