SCREENING ONCOLOGICI - FONDAZIONE GIMBE: “MALE LA SICILIA”

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La Sicilia si colloca tra le ultime regioni per l’adesione dei cittadini agli screening oncologici. I dati sono forniti dalla fondazione Gimbe che ha analizzato il report 2023 dell’Osservatorio nazionale screening. Per quanto riguarda lo screening mammografico, l’adesione è pari al 28,3% (media Italia 49,3%) della popolazione, un dato che mette la Sicilia al 18° posto tra le regioni; Per quanto riguarda lo screening cervicale (per il tumore del collo dell’utero) l’adesione è pari al 26,1% (media Italia 46,9%) della popolazione, dato che posiziona la regione al penultimo posto in Italia; per quello colon-rettale l’adesione è pari al 14,5% (media Italia 32,5%) che posiziona la regione al 19esimo posto. Va male comunque in tutte le Regioni del Mezzogiorno, ad eccezione della Basilicata, che si collocano al di sotto della media nazionale. “È evidente – commenta il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta – che sul fronte degli inviti molte Regioni, in particolare del Sud, devono migliorare le proprie capacità organizzative. Ma, la principale criticità rimane la scarsa adesione agli screening: servono maggiori informazioni, strategie di comunicazione efficaci e coinvolgimento attivo dei cittadini. Perché aderire agli screening organizzati significa diagnosi precoce, trattamento tempestivo delle lesioni pre-cancerose, un numero maggiore di guarigioni definitive”.

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