Gare d’appalto nella sanità per oltre 130milioni di euro preparate ad hoc, cuciti su misura come in una vera e propria sartoria, in base agli interessi personali e soprattutto economici per avvantaggiare determinate imprese. La guardia di finanza di Palermo ha emesso 10 misure cautelari personali (arresti domiciliari, interdittive, obbligo di dimora o di presentazione alla polizia giudiziaria) a carico di 10 soggetti che devono rispondere di corruzione, turbata libertà degli incanti, turbata libertà nel procedimento di scelta del contraente, emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti. Coinvolti manager pubblici, imprenditori, professionisti e faccendieri i quali – secondo l’impianto accusatorio della procura di palermo – hanno agito in modo per avvantaggiare le imprese amiche, anticipando ai loro referenti documentazione riservata relativa a gare ancora da bandire, costruito capitolati su misura sulla base delle indicazioni ricevute dagli interlocutori arrivando ad annullare i bandi non graditi alle stesse imprese. L’inchiesta ha anche svelato manovre volte a condizionare la formazione delle commissioni aggiudicatrici, inserendo componenti ritenuti “affidabili”. In cambio tangenti o favori come assunzioni di familiari. Figura chiave è Antonino Maria Sciacchitano detto “Ninni”, commercialista, componente del collegio sindacale dell’ospedale Civico e dell’Asp di Palermo, consulente dell’Asp di Caltanissetta per le problematiche contabili, presidente di valutazione dei manager della sanità pubblica il quale, in virtù del suo ruolo, vantava rapporti strettissimi col management del nosocomio, riuscendo a incidere su una gara modificandola e facendone revocare la prima edizione, perchè fondata su capitolato e disciplinare non graditi agli imprenditori da lui spalleggiati. Nel suo studio sono stati trovati 44 mila euro in contanti oltre a 3mila euro scoperti durante una perquisizione personale. Uomini vicino a Sciacchitano, finito ai domiciliari, sono l’imprenditore Giovanni Cino, che ha l’obbligo di dimora, e il faccendiere campano Catello Cacace, ai domiciliari. Sono state pilotate almeno 5 gare pubbliche: tra il 2021 ed il 2022 per il servizio di gestione, assistenza e manutenzione del parco apparecchiature biomediche bandita all’ASP di Trapani, per il servizio integrato di sterilizzazione, manutenzione e fornitura in noleggio di strumentario chirurgico e servizi supplementari all’ospedale Civico di Palermo; per l’affidamento del servizio integrato di gestione delle aree operatorie, sterilizzazione, manutenzione e fornitura in noleggio di strumentario chirurgico e servizi supplementari bandita dall’Asp di Caltanissetta; quella per il servizio di fornitura di pasti in legame refrigerato a ridotto impatto ambientale bandita dall’Asp di Caltanissetta nel 2022 e quella per il servizio quinquennale di noleggio, lavaggio e disinfezione biancheria, fornitura divise per il personale e materasseria, gestione guardaroba e distribuzione interna, bandita dall’ospedale Villa Sofia-Cervello di Palermo.
PALERMO - GARE D’APPALTO SANITA’ AD HOC, 10 INDAGATI
65