MESSINA - HONORIS CAUSA AL CAPO DELLO STATO

di Viviana Sammito
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L’Università degli Studi di Messina ha conferito al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il Dottorato honoris causa in Scienze delle Pubbliche Amministrazioni, in occasione della cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2024/2025 dell’Ateneo. Applausi, calore e le note del coro dell’ateneo lo hanno accolto stamattina al Teatro Vittorio Emanuele a Messina. La laudatio honoris causa è stata svolta da Gaetano Silvestri, Presidente emerito della Corte Costituzionale e Professore emerito di Diritto costituzionale dell’Università degli Studi di Messina. La consegna al Presidente Mattarella del diploma di Dottorato honoris causa e del sigillo dell’Ateneo è stata preceduta dalla lettura delle motivazioni del conferimento da parte Daniela Novarese, Coordinatrice del Corso di Dottorato in Scienze delle Pubbliche Amministrazioni e dalla proclamatio doctoralis honoris causa da parte della Rettrice dell’Ateneo. Quest’anno, l’inaugurazione dell’anno accademico si colloca in un contesto ancor più denso di significato, poiché ricorre il 70° anniversario della “Conferenza di Messina”, che pose le basi per la fondazione dell’Unione Europea. Nel quadro dei ricordi che l’Ateneo ha promosso dei giorni del ‘55 qui a Messina – ha dichiarato nel suo discorso Mattarell – vorrei esporre ai presenti nell’Ateneo alcune riflessioni sull’amministrazione dell’Unione europea. Nei singoli contesti nazionali si continua troppo spesso a considerare l’Unione europea come un soggetto estraneo agli Stati membri e non – quale effettivamente essa è – come il prodotto della loro interazione e cooperazione, costruita nel tempo sulla base di scelte democraticamente assunte, volontariamente, dai parlamenti e dai governi nazionali; e dalle istituzioni europee, anch’esse costituite ed operanti per volontà e con il contributo fondamentale degli Stati nazionali. La limitata coscienza politica, che l’Unione ha di sé stessa, condiziona il suo operare concreto e la rende troppo spesso non adeguatamente risoluta – e quindi tempestiva – dinanzi alle grandi sfide che gli Stati e i popoli europei si trovano ad affrontare. La presenza del Capo dello Stato – ha dichiarato la rettrice Giovanna Spatari “è anche lo spunto per un momento di approfondimento, confronto e riflessione, all’interno di una tre giorni iniziata lo scorso 20 gennaio”. Quando un presidente della Repubblica fa visita ad un ateneo questo rappresenta il legame delle istituzioni al mondo della Cultura che poi è un volano di crescita economica e sociale per il territorio- ha affermato la rettrice, augurando agli studenti che siano artefici di un cambiamento e che siano capaci di trovare risposte per costruire il loro futuro”. Per il sindaco di Messina, Federico basile, “E’ una grande giornata, anche di grande orgoglio per la città. “

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