Un lungo applauso ha accolto l’ingresso nella Cattedrale di Palermo del feretro di Totò Schillaci morto mercoledi mattina a 59 anni dopo una lunga malattia, circa mille le persone presenti, 800 i posti a sedere e 200 in piedi nei transetti e tante le persone rimaste fuori In tanti non hanno voluto rinunciare a dare l’ultimo saluto all’eroe delle Notti magiche.
Tifosi ma anche semplici cittadini, visibilmente commossi, alcuni in lacrime per testimoniare l’amore non solo di Palermo all’ex attaccante azzurro. “Ciao Totò, figlio di Palermo”, si legge su uno striscione della Curva nord.
I funerali sono stati officiati da monsignor Filippo Sarullo, parroco della cattedrale. Al termine della celebrazione, la benedizione delle spoglie è stata impartita dall’arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice.
Prima di raggiungere la cattedrale la salma di Schillaci ha attraversato le strade del Cep, il quartiere d’origine, dove vive ancora il padre Mimmo. C’erano anche gli studenti dell’istituto comprensivo “Giuliana Saladino”. Molti al passaggio dell’eroe di Italia ’90 hanno pianto e intonato cori da stadio e “Notti magiche”, la storica colonna sonora dei Mondiali italiani. Dopo il saluto alla chiesa di San Giovanni Apostolo, il carro è passato dal Ribolla per salutare il campo dell’Amat dove è sbocciato il talento e i ragazzi della scuola calcio di Schillaci.
“Totò insieme a tanti altri eroi, conosciuti e non, rappresentano il volto onesto, pulito e sognatore di una terra che troppo spesso è associata a personaggi della malavita, ma Palermo non è solo malavita, c’è tanto bene, tanta gente onesta, e oggi, ancora una volta, possiamo sfatare questa etichetta grazie a te Totò, grazie al tuo coraggio, alla tua determinazione, alla tua voglia di farcela, al tuo tocco magico”. ha detto nel corso dell’omelia il parroco della cattedrale di Palermo, Filippo Sarullo, n
Ai funerali c’era tra gli altri anche Beppe Bergomi, capitano della Nazionale azzurra di Italia ’90, “È stato un eroe per tutti, ma a me piace ricordarlo per l’animo buono che aveva. ha detto intervistato dai giornalisti