RAGUSA - IBLEACQUE, “DOSSIER ALLA PROCURA”

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Un carrozzone politico a totale gestione pubblica che non riesce a garantire i servizi idrici e fognari per i quali è stata creata, e che non ha nemmeno la capacità di accedere ai finanziamenti. È la denuncia partita questa mattina in conferenza stampa dai consiglieri comunali di Ragusa Gaetano Mauro e Peppe Calabrese, da Giovanna Caruso di Giarratana, e da Piero Mandarà di S.Croce Camerina. Al di là del colore politico di ciascuno, le richieste sono le stesse. “Innanzitutto la creazione di un cda che vada a sostituire la figura di un amministratore unico che ha dimostrato, – è stato detto – di non saper attingere ai fondi pubblici. È una società della quale fanno parte tutti e 12 i comuni iblei ma nessun sindaco, stranamente, sta alzando la vocen e neanche l’ati id. Nata con un capitale sociale di 97mila euro, in fretta e furia per attingere ai fondi del pnrr, gli unici soldi che finora ha reperito sono quelli pagati dai contribuenti, sempre più vessati. Silenzio anche dall’ato idrico che ha fatto nascere questa società che non ha i piedi per camminare, che ha difficoltà persino a pagare gli stipendi ai propri dipendenti e a gestire la rete di propria competenza. Manderemo un dossier alla procura per informarla su quanto sta accadendo, – hanno annunciato i 4 consiglieri – e chiederemo un incontro col prefetto perchè occorre trasparenza. Ibleacque, ad oggi, ha dimostrato di saper produrre solo debiti.

GAETANO MAURO Consigliere comunale di Ragusa

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