RAGUSA - IERI LA “SCINNUTA” DI SAN GIORGIO

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Grande festa ieri al Duomo di Ragusa in occasione della tradizionale “Scinnuta” di San Giorgio che apre il periodo dedicato ai solenni festeggiamenti esterni in onore del megalomartire, in programma dal 24 al 26 maggio. Una festa particolare quest’anno, con i preparativi caratterizzati da un clima di attesa. Non si sa ancora, infatti, quali saranno le decisioni del Vaticano in merito all’inserimento delle celebrazioni all’interno del calendario liturgico. Centinaia i fedeli che hanno assistito alla cerimonia della traslazione del simulacro del santo cavaliere dalla nicchia in cui viene ospitato tutto l’anno sino all’abside del Duomo. Dopo la “Scinnuta”, i componenti del comitato che cura i festeggiamenti hanno sistemato la lancia d’argento che colpisce il drago e le staffe del santo cavaliere. Stessa procedura per la traslazione dell’Arca santa. Al suono della marcia di San Giorgio, eseguita con l’organo maximum del Duomo, il simulacro, sistemato sulle spalle dei portatori, ha dato vita alla caratteristica “ballariata” lungo la navata centrale del Duomo e fino alla soglia del sagrato in una sorta di saluto alla città e alla comunità dei fedeli. La festa è stata l’occasione per Don Pietro Floridia di fare chiarezza sulla situazione che si è venuta a creare e su quello che ha definito “un clima di sofferenze interiori che ha spento l’entusiasmo che da sempre caratterizza l’attesa festa del Santo Cavaliere”.
DON PIETRO FLORIDIA Parroco del Duomo di San Giorgio

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