Ci si è ispirati all’Etna con linee che dalla montagna vanno verso il mare, altro elemento caratteristico del territorio. E accanto le A di Catania che richiamiamo la montagna ma anche frecce verso il futuro. Una immagine che vuole essere energia e frequenza.
Si compone così il logo realizzato per la candidatura di Catania Capitale italiana della Cultura 2028. Un obiettivo che deve permettere alla città di mettersi in mostra, con Tre Sguardi – Guardare in alto e a fondo, Guardare lontano, Guardarsi dentro –, sperando anche nella collaborazione dei cittadini che devono riscoprire l’orgoglio di appartenere a questa città.
Semplice il motto scelto: Catania continua come racconto di una città che fa del Rinascere la sua identità e della cultura la
sua energia.
Il logo e la mission sono contenuti nel dossier di candidatura inviato al Ministero della Cultura proprio ieri e il cui contenuto è stato svelato oggi alla stampa e alla città dal sindaco di Catania che ha scelto per l’occasione uno dei luoghi iconici della cultura catanese, la Sala Vaccarini delle Biblioteche Riunite Civica e Ursino Recupero, all’interno dell’ex Monastero dei Benedettini.
Alla conferenza stampa anche il Presidente della Regione Siciliana Renato Schifani e il Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana Gaetano Galvagno.
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Il programma affronta temi cruciali: educazione e formazione continua, rafforzamento delle reti locali, sostegno alle imprese creative e destagionalizzazione dei flussi turistici.
Una candidatura che permette anche di migliorare il volto della città: tanti i cantieri che partiranno proprio nei prossimi giorni per presentare la Catania che dal primo gennaio 2028 spera di essere capitale della cultura.
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