“Oggi si apre la Conferenza di Servizi, ma è una falsa partenza e siamo già alla farsa. È confermato: il progetto definitivo del ponte sullo Stretto di Messina non sta in piedi, i Sindaci ne traggano le conseguenze”, dicono ambientalisti e comitati, “confortati anche dei pareri espressamente negativi dei Comuni di Villa San Giovanni e Messina e delle Città metropolitane interessate”. “Ma la grande novità di oggi – scrivono Italia Nostra, Kyoto Club, Legambiente, Lipu, Man e Wwf e i comitati cittadini messinesi (Associazione “Invece del ponte” e “No Ponte Capo Peloro”) – è che, dopo 21 anni di studi e di progettazioni inconcludenti, 178 sono le richieste di integrazione al cosiddetto ‘progetto definitivo 2024’ pubblicate sul portale on-line Via-Vas . “Ora chi sta dilapidando risorse pubbliche, deve provare a integrare per la seconda volta (come fecero tra il 2011 e il 2012) il cosiddetto Pd, consentendo al pubblico interessato di fare, come avvenne 12 anni fa, osservazioni sulla documentazione che verrà prodotta ex novo per consentire il giudizio di Valutazione di impatto ambientale e contestuale Valutazione di incidenza sulle aree tutelate dalla Ue”. “Matteo Salvini vada a più miti consigli sul ponte sullo Stretto di Messina. Come ministro e vicepresidente del Consiglio dei ministri, difenda l’interesse pubblico e eviti l’abbraccio soffocante e inconcludente con SdM SpA e Eurolink. Come capo della Lega, ripieghi la bandiera elettorale del ponte, sventolata invano, in vista del voto per le europee dell’8-9 giugno”.
PONTE SULLO STRETO - IL “NO” DELLE ASSOCIAZIONI
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