REFERENDUM - IL QUINTO QUESITO E’ SULLA CITTADINANZA

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«Cittadinanza italiana: Dimezzamento da 10 a 5 anni dei tempi di residenza legale in Italia dello straniero maggiorenne extracomunitario per la richiesta di concessione della cittadinanza italiana». Eccolo il quinto dei 4 quesiti sui quali gli elettori saranno chiamati a decidere l’8 e il 9 giugno, quando si voterà per il referendum abrogativo. E’ un quesito che, a differenza dei 4 sul lavoro, non è stato promosso dalla CGIL, che comunque invita a votare si. Ecco perchè.
ALFIO MANNINO SEGRETARIO REGIONALE CGIL SICILIA
Intanto dalla seconda carica dello Stato, il presidente del senato Ignazio La Russa, arriva un appello all’astensionismo. “Farò propaganda affinché la gente se ne stia a casa“ ha detto, suscitando non poche polemiche dato che da anni in Italia si registra una disaffezione e una mancata partecipazione alla politica. “Non andare a votare è una grave colpa per tutti i cittadini che poi si lamentano di non contare abbastanza” dice Bruno Giordano, magistrato di Cassazione, già direttore generale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, che aggiunge: “Per questi referendum i quesiti riguarderanno “la base della nostra democrazia che come dice l’articolo 1 della Costituzione, è fondata sul lavoro”. Si vota Domenica 8 giugno dalle 7:00 alle 23:00 e lunedì 9 giugno dalle 7:00 alle 15:00. Ogni elettore riceverà cinque schede, una per ciascun quesito. Per ogni scheda, si potrà votare “Sì” per abrogare la norma o “No” per mantenerla. Quorum: Perché il referendum sia valido, è necessario che partecipi almeno il 50% più uno degli aventi diritto al voto.

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