C’eravamo tanto innamorati di questa foto in bianco e nero che ci ha mostrato lo scorso anno padre Stella durante un incontro, prima dei festeggiamenti in onore a San Pietro e ci aveva annunciato che i Santoni sarebbero tornati. Caparbio e determinato c’è riuscito: il leggendario e alquanto curioso racconto traslato in quella foto storica ha ripreso vita e forma e dopo 70 anni i modicani si sono sentiti testimoni di un evento che hanno tramandato nonni e bisnonni. Sabato sera lo spettacolo a cielo aperto è stato garantito con la processione del popolo, Gesù Cristo e i dodici apostoli a sovrastare la città con la loro magnificenza: quando la fede legata a San Pietro ritrova le origini storiche in un corteo sobrio e ammaliato. Modica è una città che ha saputo dare onore alle tradizioni e ha dimostrato attaccamento alla tutela e alla conservazione per trasmetterle alle nuove generazioni. Statue alte oltre tre metri ma con andamento naturale perchè sotto la struttura si sono posizionati i portatori, tra questi anche la sindaca di modica, maria monisteri. Un anno di intenso lavboro concluso dalle preziosi mani dello scneografo modicano, girogio cicero.
Il recupero di questa preziosa eredità è stato reso possibile grazie all’impegno dell’Associazione Kalikantun e, in particolare, alla dedizione di Walter Buscema e Pierpaolo Ruta. Il progetto, realizzato in memoria di Franco Ruta e Giorgio Buscema, ha coinvolto l’intera comunità cittadina
mentre parrocchie e associazioni hanno collaborato per restituire vita e splendore alle tredici statue.L’iniziativa è realizzata assieme alla parrocchia di San Pietro Apostolo, con il parroco Giuseppe Stella, ed all’amministrazione comunale, che ha messo a disposizione il Palazzo dei Mercedari dove saranno visitabili da cittadini e turisti durante tutto l’anno.