WEST NILE - IN CAMPO VETERINARI E MEDICI DI FAMIGLIA

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Mentre in tutta Italia aumenta il numero dei casi del virus West Nile, e purtroppo anche quello delle vittime, la Società Italiana dei medici di medicina generale fa sapere che “è da subito disponibile a collaborare con l’Istituto Superiore di Sanità per una formazione ad hoc dei Medici di famiglia affinché abbiano delle competenze aggiornate”. “Il medico di medicina generale è il primo osservatore sul territorio – spiega il presidente Alessandro Rossi – e può intercettare i casi sospetti e avviare rapidamente il percorso di segnalazione e presa in carico. Metteremo in campo una rete di medici sentinella formati e certificati, con l’obiettivo di garantire una diagnosi precoce e il contenimento dei focolai”. Sono 31, intanto, le province italiane sottoposte a limitazioni delle donazioni di sangue, proprio per contrastare il virus. Il Centro nazionale sangue ne ha pubblicato l’elenco sul suo sito, insieme ad alcune nazioni europee. Nessuna di queste è in Sicilia ma è importante conoscerle perchè i donatori di sangue e di emocomponenti che abbiano soggiornato anche solo per una notte in questi luoghi dovranno effettuare dei test specifici. Il virus West Nile arriva trasportato dagli uccelli migratori, può albergare in cavalli ed altri animali, ma il pericolo è rappresentato soprattutto dalle zanzare, dalle loro uova e dalle larve nascenti. Per questo, stanno scendendo in campo centinaia di veterinari del Servizio sanitario nazionale. Maurizio Ferri, coordinatore scientifico della Società italiana di medicina veterinaria preventiva, fa sapere che “a causa dei cambiamenti climatici, le temperature calde perdurano anche a novembre inoltrato e questo allunga il periodo riproduttivo delle zanzare aumentando i rischi, perchè il virus persiste nei territori, diventando autoctono, oltre la stagione estiva. L’obiettivo – aggiunge – è prevenire l’insorgenza dei casi di infezione nell’uomo, anche perchè non sono disponibili vaccini o farmaci specifici, ma per fare questo, l’unica misura possibile è lo stretto controllo degli animali-serbatoio e l’intervento di bonifica e disinfestazione sui territori”. Fondamentale, chiarisce Ferri, “è anche anticipare la sorveglianza sugli animali già nei mesi primaverili, ma è cruciale pure la sorveglianza su porti e aeroporti, perchè insetti o zanzare infette possono essere trasportate con le merci”.

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