Ricorre oggi la 30esima Giornata nazionale della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie organizzata da Libera. Tante le manifestazioni, con epicentro a Trapani dove questa mattina un lungo corteo è partito dal lungomare con, in testa, don Luigi Ciotti insieme ai familiari delle vittime di mafia giunti da tutta Italia e ai vescovi di Trapani, Mazara del Vallo, Agrigento e Monreale, al prefetto di Trapani Daniela Lupo e al presidente della commissione regionale antimafia Antonella Cracolici.
Tanti i rappresentanti del mondo politico, tra cui la segretaria del Pd Elly Schlein, e Paolo Amenta, presidente di ANCI Sicilia, Il corteo ha attraversato le vie di Trapani con destinazione piazza Vittorio Emanuele. Lungo il percorso sono scanditi i nomi delle vittime di mafia. 1101 nomi già ricordati ieri sera, nel corso della veglia dei familiari delle vittime innocenti delle mafie promossa da Libera alla vigilia del 21 marzo. Una scelta non casuale quella di Trapani, città dove è nata per volontà di Margherita Asta, figlia di Barbara e sorella di Salvatore e Giuseppe, vittime della strage di Pizzolungo di cui quest’anno ricorre il quarantesimo anniversario.
Fiammetta Borsellino, figlia minore del giudice Paolo, a margine dell’incontro con gli studenti di 5 università collegate con l’ateneo di Palermo, ha dichiarato: “le mafie sanno adeguarsi ai nuovi contesti socio economici. Il fatto che non sparino e non mettano le bombe non vuole dire che non ci sono più, perché è proprio nei momenti di silenzio che si riorganizzano”.
Non solo università, protagonisti, direttamente a Trapani, oltre cento scuole di ogni ordine e grado dell’Isola e più di 12 mila studentesse e studenti.
“Ricorrono trent’anni da quando Libera e altre associazioni hanno intrapreso un percorso importante di sensibilizzazione e mobilitazione civile fino a far sì che una legge dello Stato istituisse questa Giornata per esprimere doverosa solidarietà nei confronti delle vittime innocenti uccise dalla mano mafiosa” ricorda il Capo dello Stato Sergio Mattarella.
“L’Italia e le sue Istituzioni si inchinano davanti al sacrificio di chi ha perso la vita per mano della criminalità organizzata” scrive la presidente del Consiglio Giorgia Meloni su X.
«La Sicilia – conclude Schifani – ha pagato un prezzo altissimo alla criminalità organizzata, ma grazie al sacrificio di tanti uomini e donne, magistrati, forze dell’ordine, giornalisti e semplici cittadini, abbiamo fatto passi avanti significativi.