E’ un 53enne di origine tunisina il presunto autore dell’incendio che ha distrutto tre autovetture della Guardia di Finanza di Modica. L’uomo è stato rintracciato a Modica Alta. Ignoti i motivi gli investigatori stanno verificando se sia tratta di un gesto eclatante studiato per un motivo specifico come anche non può essere escluso allo stato attuale che dietro ci possa essere un disegno criminale. Non un solo dettaglio dalle indagini coordinate dalla procura su cui vige il massimo riserbo. Il fermo di ieri è stato eseguito nel corso di una operazione interforze. All’uomo che si trovava in Provincia di Ragusa da qualche tempo essendo stato prima nel trapanese si è arrivati grazie alle immagini di video sorveglianza. In particolare ad incastrare l’uomo è stata una telecamera poco distante che ha ripreso il momento in cui l’uomo ha tolto l’indumento con cui aveva coperto il volto per procedere al rogo delle autovetture parcheggiate dinnanzi la Caserma in Corso Umberto. Un gesto che ha lasciato attonito tutto il territorio. Oltre solidarietà alle fiamme gialle espressa dal mondo politico, sindacale e dell’associazionismo parole forti di condanna sono state espresse da tutte le istituzioni. Un attacco allo stato che non può lasciare indifferenti e su cui è necessario fare chiarezza.
Il tunisino è regolare sul territorio italiano, vive in Italia da molto tempo e pare abbia precedenti specifici. Stamattina il pm Gaetano Scollo, avanzerà al Gip richiesta di convalida del fermo di indiziato di delitto e il Giudice nelle successive 48 ore dovrà fissare l’udienza. L’indagato è in carcere. (ANSA).
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