ESAMI ISTOLOGICI - ISPETTORI DEL MINISTERO ALL’ASP DI TRAPANI

di Viviana Sammito
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Gli ispettori del ministero della salute resteranno anche domani e, probabilmente, si recheranno anche all’ospedale di Castelvetrano. Sono arrivati all’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani accompagnati da alcuni carabinieri dei Nas gli ispettori del ministero della salute inviati per verificare eventuali inadempienze e responsabilità nei ritardi con cui sono stati refertati oltre 3 mila esami istologici. Alla fine dovranno consegnare la relazione alla presidenza della Regione. Sarà fatta chiarezza anche sulle responsabilità dei ritardi nell’espletamento degli esami sui vetrini e del perchè nessuno mai ha messo su un piano strategico per analizzarli tutti, così come sta facendo l’asp di Trapani ora, su ordine del governo regionale. Gli ispettori hanno preso possesso di una stanza della direzione di presidio e hanno iniziato le audizioni. Tra le persone ascoltate stamattina ci sono stati il direttore generale dell’Asp Trapani Ferdinando Croce, il neo direttore sanitario Danilo Greco, la responsabile dell’Anatomia patologica dell’Asp di Palermo Teresa Barone (che ha coordinato per l’assessorato regionale alla salute il piano per la definizione dei referti arretrati dell’Asp Trapani), il primario facente funzioni dell’Anatomia patologica di Trapani, Laura Miceli. Il caso degli esami istologici è emerso in seguito al caso dell’insegnante di Mazara del Vallo, Maria Cristina Gallo, 56 anni, che ha dovuto attendere 8 mesi l’esito dopo l’asportazione di una neoformazione all’utero. La donna aveva presentato un esposto. Il referto, sollecitato più volte anche per vie legali e arrivato con incredibile ritardo, ha diagnosticato alla donna un tumore al quarto stadio che, nel frattempo, ha prodotto metastasi. Sulla vicenda anche la Procura di Marsala ha aperto un’inchiesta. I pm, coordinati dal procuratore Fernando Asaro, nei giorni scorsi hanno acquisito le cartelle cliniche all’ospedale di Mazara in cui, a dicembre del 2023, la Gallo era stata operata. Scopo dell’indagine accertare l’eventuale nesso di causalità tra il ritardo e l’aggravamento della malattia.

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