Cresce il Fronte dei Comuni in Crisi: Acicatena, Ispica, Acate e Pozzallo aderiscono all’Appello della CGIL. Ultimi in ordine di tempo, sono stati il consiglio comunale di modica ieri sera che ha fatto passare la proposta con 7 voti favorevoli, 5 astenuti e 1 contrario e quello di Acicatena che l’ha approvata all’unanimità. L’appello lanciato dalla CGIL Sicilia e dalla CGIL di Ragusa per affrontare la gravissima crisi finanziaria che attanaglia circa 120 Comuni dell’Isola, di cui 7 su 12 solo nella provincia iblea, ha trovato un riscontro sempre più ampio tra le amministrazioni locali. Le delibere chiedono con urgenza al Governo nazionale e alla Regione Siciliana l’inserimento, nella prossima Legge di Bilancio, di una norma straordinaria. L’obiettivo è garantire liquidità immediata ai Comuni in dissesto o pre-dissesto, attraverso un prestito da Cassa Depositi e Prestiti fino a un importo complessivo di 150 milioni di euro. Una proposta che nasce dal basso, dai territori che soffrono e non vogliono arrendersi all’idea di un declino amministrativo e sociale senza ritorno, così giuseppe roccuzzo, segretraio generaled ella cgil di ragusa. “In Sicilia oltre il 50% dei Comuni che hanno dichiarato il dissesto non è riuscito a riequilibrare i conti. Serve un intervento straordinario che restituisca ossigeno finanziario, ma anche dignità istituzionale e sociale alle comunità locali.”
Due distinti emendamenti alla prossima Legge di Bilancio, uno presentato dal senatore Antonio Nicita e un secondo a firma delle senatrici Ketty Damante ed Elisa Pirro, sono stati depositati per affrontare il delicato tema della liquidità degli enti locali in difficoltà. Gli emendamenti propongono l’introduzione di un nuovo articolo 122 bis nella manovra finanziaria, proponendo misure di sostegno strutturale. L’obiettivo è consolidare un fronte unitario tra i Comuni per rompere l’isolamento degli enti in difficoltà e ottenere una misura di sostegno immediata e strutturale.
