COMMISSIONE REGIONALE ANTIMAFIA - LA RELAZIONE IN AULA, TENSIONE E MONITO

di Viviana Sammito
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Insulti alla Deputata nelle intercettazioni di Totò Cuffaro e allarme Corruzione: la Tensione durante il dibattito durante la lettura della relazione annuale della Commissione Antimafia Regionale è stata segnata dalla commozione della deputata di Forza Italia, Margherita La Rocca Ruvolo, e dal duro atto d’accusa del presidente della Commissione, Antonello Cracolici, che ha definito la Sicilia una “Regione vissuta come un ‘bancomat'” piegata a interessi e intermediazioni. Margherita La Rocca Ruvolo, prendendo la parola, ha commentato gli insulti ricevuti da Totò Cuffaro – nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Palermo che ha chiesto l’arresto dell’ex governatore per associazione a delinquere, corruzione e turbativa. La solidarietà alla deputata è stata espressa in apertura di seduta da Cracolici, riconoscendo come gli insulti abbiano colpito la parlamentare “nell’esercizio della sua funzione”. Il momento centrale della discussione è stato l’intervento di Antonello Cracolici che ha illustrato il bilancio dell’attività della Commissione, dipingendo un quadro “allarmante” della situazione in Sicilia. Il presidente ha puntato il dito contro una politica sempre più “piegata a interessi” e una burocrazia “piegata e asservita” che genera connivenze. L’intervento risente in pieno della “vicenda politica e amministrativa gravissima” che ha coinvolto dirigenti, funzionari e amministratori di enti sanitari, evidenziando una preoccupante lacuna nei controlli strutturali della Regione.

Nonostante il contesto critico, Cracolici ha rivendicato con orgoglio l’azione concreta della Commissione, definita “l’antimafia del fare” e ha citato i provvedimenti approvati:

In chiusura, il presidente ha lanciato un monito alla classe politica, che è “chiamata a rispondere di comportamenti amministrativi” che hanno abbassato il rispetto delle regole. Ha posto l’interrogativo cruciale: “Siamo sicuri che le questioni di queste ore riguardino solo Cuffaro e il suo sistema?” A fargli eco, il capogruppo del PD all’Ars, Michele Catanzaro, ha sottolineato il dovere delle forze politiche di “impegnarsi senza ambiguità nel reale contrasto al metodo e all’azione mafiosa” in un momento delicato che richiede di riaffermare con forza i principi di legalità, trasparenza e responsabilità.

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