“Biglietti per i concerti, soldi pubblici utilizzati come se fossero i suoi per agevolare gli amici, presunte consulenze a parenti dopo stanziamenti e una portavoce che accetta regali da 30 mila. Il quadro è chiaro e siamo davanti a un sistema di favori che non fa altro che mettere Gaetano Galvagno in una posizione di conflitto dal suo ruolo di presidente dell’Assemblea regionale siciliana”. A dirlo è il deputato regionale e leader di Controcorrente, Ismaele La Vardera, commentando l’attuale inchiesta che vede coinvolto il presidente dell’Ars. Per La Vardera dalle intercettazioni della Guardia di Finanza e dai documenti dell’inchiesta emerge che l’attuale presidente dell’Ars “ha perso la bussola dell’etica e della morale, cosa inaccettabile per il suo ruolo. Il ruolo di Galvagno, infatti, – continua – non è solo espressione di un partito politico, ma rappresentanza dell’istituzione Parlamento che con questa inchiesta ha leso pesantemente la sua credibilità. Per questa ragione, – conclude La Vardera – sono il primo dei 70 deputati regionali a chiedere ufficialmente al presidente dell’Ars di fare un passo indietro dal suo ruolo, e faccio un appello a tutti i partiti, opposizione e maggioranza, di sposare la mia richiesta, perché, al di là dell’esito delle indagini, le intercettazioni sono lapidarie, incontrovertibili, politicamente ed eticamente non può ricoprire quel ruolo”.
ARS - LA VARDERA: “GALVAGNO VALUTI PASSO INDIETRO”
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