“Non potevo credere ai miei occhi quando nell’informativa dei Ros è spuntato il mio cognome per una storia a mio avviso gravissima”. A scriverlo, in un post sui social, è l’on. Ismaele La Vardera che spiega quanto accaduto. “Nel 2023 fui promotore di una iniziativa, secondo me, importante cioè quella di realizzare dei murales di vittime di mafia nella villa confiscata alla mafia a Gaetano Lunetto. In quella villa, di proprietà del comune di Borgetto, latitó Brusca e si pensa che sia stato trattenuto anche il piccolo Di Matteo. Mi impegnai per promuovere fortemente la realizzazione di quel murales per il semplice fatto che i beni confiscati sono spesso abbandonati e vedere una villa simbolo della potenza mafiosa rivivere con le immagini di chi era stato ucciso dalla mafia era un riscatto sociale. Ricordo però che dovetti faticare e non poco affinché la regione portasse a termine questo progetto. Oggi capisco tutto: l’assessore Nuccia Albano, figlia del capomafia di Borgetto, semplicemente non voleva. Ora l’assessore Albano ha due strade: – continua La Vardera – o querela il suo collaboratore Vito Raso e Cuffaro per aver parlato di questa notizia, o chieda scusa e rassegni le proprie dimissioni da assessore regionale in una storia che non può essere derubricata come normale e che porta con sé dettagli inquietanti”. Alla fine i murales sono stati realizzati “evidentemente – conclude il deputato regionale – non per condivisione del progetto ma perché dall’assessorato avevano paura di finire sui giornali. Schifani cacci la Dc dal governo”.
MURALES ANTIMAFIA - LA VARDERA: “L’ASSESSORE ALBANO SI DIMETTA”
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