Nell’ambito dell’indagine conoscitiva sugli algoritmi di prezzo nel trasporto aereo dei passeggeri sulle rotte nazionali da e per la Sicilia, che terminerà il 31 dicembre, “l’Antitrust, sulla base delle informazioni fornite dalle compagnie aeree, ha analizzato più di 23,5 milioni di dati sui biglietti venduti per singola tratta su voli domestici nel 2023 e l’analisi non ha fatto emergere criticità concorrenziali nè pratiche di ‘profilazione’ della clientela finalizzate alla personalizzazione dei prezzi”. Lo ha detto il segretario generale Guido Stazi, in audizione alla Commissione parlamentare per il contrasto degli svantaggi derivanti dall’insularità. “Nel settore del trasporto aereo, – ha aggiunto Stazi – le compagnie prevedono prezzi differenti in funzione della distanza tra il momento in cui si acquista il volo e il momento della partenza. L’analisi ha confermato che i prezzi si riducono all’aumentare di tale distanza. Ad esempio, acquistare un biglietto da/per la Sicilia più di un mese prima consente un risparmio medio di circa il 53% rispetto all’acquisto effettuato nella settimana a ridosso della partenza. Anche nei momenti di picco, l’acquisto anticipato del biglietto consente di risparmiare”. Critico, su tali affermazioni, Assoutenti. “Non condividiamo le tesi dell’Antitrust secondo cui i rincari abnormi dei prezzi dei voli per la Sicilia sarebbero un fenomeno del tutto normale e senza alcuna possibilità di intervento da parte dell’Autorità” afferma il presidente Gabriele Melluso. “Quando a Natale un biglietto aereo per volare dal nord Italia agli scali siciliani arriva a costare più di un volo intercontinentale non si può parlare di assenza di criticità”. Sulla stessa linea il Codacons. “Il problema è l’uso degli algoritmi da parte delle compagnie aeree che fanno lievitare le tariffe e si è aggravato negli ultimi anni, come dimostra l’indagine del mese scorso da cui emerge che volare da nord a sud Italia sotto le festività natalizie costa fino al 900% in più rispetto ad altri periodi dell’anno” conclude il Codacons. Per Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, le dichiarazioni dell’Antitrust sono “Una pessima notizia, oltre che una delusione. Vuol dire che i nostri esposti sugli algoritmi, presentati fin dal settembre 2023 e l’indagine conoscitiva dell’Antitrust durata oltre due anni, sulla quale siamo intervenuti presentando le nostre osservazioni e chiedendo precisi interventi, non sono bastati a bloccare le evidenti speculazioni sulle rotte da e per la Sicilia e la Sardegna”.
CARO VOLI - L’ANTITRUST DICE CHE “NON VEDE CRITICITA'”
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