Nell’ultima settimana dell’anno si rinnova lo stesso copione degli anni precedenti, da un lato le forze dell’ordine impegnate nei sequestri di botti illegali, dall’altra le associazioni animaliste che lanciano appelli a non utilizzare petardi e fuochi che spaventano, spesso a morte, gli animali. In prima linea il Partito Animalista Italiano. “Ogni anno, durante i festeggiamenti di Capodanno, migliaia di animali domestici e selvatici sono vittime di paura intensa, stress acuto e disorientamento. I cani, in particolare,- dice Patrick Battipaglia, Coordinatore regionale per la Sicilia – reagiscono alle esplosioni con tachicardia, tremori, crisi di panico e tentativi di fuga che portano a smarrimenti, incidenti e, nei casi più gravi, alla morte. Anche la fauna selvatica subisce conseguenze devastanti: uccelli che precipitano durante il volo notturno, animali che abbandonano tane e nidi, ecosistemi sconvolti in poche ore. Accanto alla sofferenza animale, esiste un’emergenza ambientale. I botti rilasciano nell’atmosfera elevate quantità di polveri sottili, metalli pesanti e sostanze chimiche tossiche. In molte città, subito dopo la mezzanotte, le concentrazioni di particolato raggiungono valori paragonabili, e talvolta superiori, alle peggiori giornate di smog, con un drastico peggioramento dell’indice di qualità dell’aria. Un inquinamento improvviso che colpisce soprattutto bambini, anziani e persone fragili. Per questo, il Partito Animalista Italiano “chiede ai sindaci di vietare, con apposite ordinanze, i “botti di fine anno” e che vengano intensificati i controlli sul territorio con sanzioni per chi non rispetta tali ordinanze. La quantità di diossina, rilasciata durante le esplosioni, su un piccolo territorio – conclude Patrick Battipaglia – equivale alla stessa quantità di diossina sprigionata da un inceneritore in 120 anni di attività”.
BOTTI DI FINE ANNO - L’APPELLO DEL PARTITO ANIMALISTA ITALIANO
27