Non si possono affidare alle regioni intere materie ma solo leggi e funzioni.
È questo un passaggio del giudizio della corte costituzionale sulla legge caldelori sull’autonomia differenziata: proprio la corte costituzionale, esaminando i ricorsi delle regioni Puglia, Toscana, Sardegna e Campania, ha bocciato in alcune parti la legge. Sono esattamente 7 le parti che vengono stoppate. Nello specifico poi la Corte rimette al centro il principio di sussidiarietà.
E sottolinea che la distribuzione delle funzioni legislativa e amministrativa tra Stato e Regioni “non” deve “corrispondere all’esigenza di un riparto di poteri tra i diversi segmenti del sistema politico” ma deve avvenire “in funzione del bene comune della società e della tutela dei diritti garantiti dalla nostra Costituzione”.
La Sicilia, che secondo l’opposizione sarà fortemente penalizzata da questa legge, come si pone?
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È a proposito di fondi, un’altra questione riguarda i trasferimenti agli enti locali con l’Anci Sicilia che chiede un riequilibrio proprio tra i fondi dei comuni
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