PONTE SULLO STRETTO - L’EUROPA CONFERMA LA RILEVANZA DELL’OPERA

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La Commissione Europea ha ribadito la rilevanza strategica del Ponte sullo Stretto ed espresso soddisfazione per il positivo dialogo avviato con le autorità italiane: sono ottime notizie. Bruxelles riceverà tutte le risposte necessarie. Così oggi pomeriggio fonti del Mit, il ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Proprio su questa nota della Commissione Europea, inviata al ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, si è consumato nelle ultime ore uno scontro a distanza tra l’amministratore delegato della Stretto di Messina, Pietro Ciucci, e Angelo Bonelli, deputato di Alleanza verdi e sinistra e co-portavoce di Europa verde. Ciucci minimizza, e dice che si tratta solo di una richiesta di approfondimenti sull’impatto ambientale del ponte, cosa che rientra nell’ambito della normale dialettica tra lo Stato italiano e l’Unione Europea. Com’è noto – prosegue – la Commissione Tecnica di Valutazione dell’Impatto Ambientale del Mase, che ha condotto un’analisi approfondita durata oltre 14 mesi, ha espresso parere favorevole, e la società fornirà tutte le informazioni che potranno essere richieste dalla Commissione europea”. Bonelli, invece, aveva parlato di “una nuova lettera dura di chiarimenti riguardo al ponte sullo Stretto di Messina inviata dall’Unione europea all’Italia, dopo le numerose segnalazioni fatte dai Verdi, per le procedure attinenti ai vincoli ambientali, a distanza di un’altra di alcuni giorni fa, per la violazione in materia di appalti pubblici”. Bonelli ha quindi precisato che “il Dipartimento Ambiente dell’Unione Europea ha chiesto all’Italia la ragione per la quale ha proceduto sul ponte, nonostante ci fossero dei vincoli ambientali europei.

Il co-portavoce di Europa verde ricorda infine che “il Ministero dell’Ambiente aveva espresso parere negativo per la presenza dei vincoli ambientali europei, ma il governo ha scelto di ignorare le norme e ha proceduto con arroganza all’approvazione della delibera Cipess. Ora siamo a una svolta – conclude – coloro i quali gridavano vittoria oggi devono spiegare agli italiani, in particolar modo la premier Meloni, la ragione per la quale sono andati avanti sapendo di violare le leggi e le direttive europee”.

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