LEGAMBIENTE - “MARE MONSTRUM”, REATI AMBIENTALI IN AUMENTO

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Più di 25 mila reati accertati in un anno: una media di 9,5 violazioni per ogni chilometro di costa. Legambiente pubblica il report “Mare Monstrum” 2025 con i numeri e le storie sull’assalto criminale al mare. I reati sono in crescita (+9,2% rispetto all’anno precedente) ed il 50,5% si concentra nelle regioni del sud Italia e la Sicilia. Il ciclo illegale del cemento è la prima minaccia e rappresenta il 41,2 % degli illeciti penali. Crescono i reati legati all’inquinamento (+24,4 % rispetto al 2023), alle violazioni al Codice della navigazione e nautica da diporto (+9,4%) e alla pesca illegale (+6,7%). Anche quest’anno la Campania è prima in classifica con 4.208 illeciti penali, segue la Sicilia (3.155), poi Puglia e Calabria. Il report è elaborato su dati delle forze dell’ordine e delle Capitanerie di porto, frutto di 935.878 controlli eseguiti nel 2024. Contro l’abusivismo, la mala depurazione, la gestione illecita dei rifiuti e la pesca illegale, Legambiente chiede il ripristino dell’efficacia dell’art. 10-bis della legge 120/2020 che affida ai Prefetti l’abbattimento degli abusi edilizi non demoliti dai Comuni, l’istituzione di fondi strutturati per garantire le demolizioni degli immobili illegali; il completamento e potenziamento dei sistemi fognari e di depurazione, l’aggiornamento della normativa sul riuso di reflui depurati e fanghi, specie nel settore agricolo e misure efficaci contro la pesca illegale e gli scarichi illeciti in mare.

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