PALERMO - “MEDICI LAVORANO IN CONDIZIONI ESTREME”

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“Lavoriamo ormai in un contesto di profonda crisi operativa, in ortopedia come in tutti gli altri reparti. E’ inaccettabile che i medici, già costretti a operare in condizioni estreme a causa della cronica mancanza di personale e risorse, debbano subire continue intimidazioni, bersagli delle frustrazioni derivanti da problemi strutturali del sistema sanitario pubblico, che non dipendono dai professionisti”. Con queste parole il direttore del Trauma center dell’ospedale Villa Sofia-Cervello di Palermo, Antonio Iacono, che è anche consigliere dell’Ordine dei medici, ha denunciato una situazione già critica, che si è ulteriormente aggravata dopo i due tragici decessi verificatisi nelle ultime settimane all’ospedale Ingrassia e Villa Sofia al punto che, secondo quanto riferito da Iacono, alcuni pazienti e familiari, esasperati dai tempi di attesa e dalla situazione di emergenza nei reparti, hanno minacciato i medici di rivolgersi ai propri legali con verbali formali qualora non fossero stati immediatamente visitati. Il presidente dell’Omceo (Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri) Toti Amato, ha convocato il primario di ortopedia di Villa Sofia, Davide Bonomo, e parla di “un’emergenza senza precedenti” della quale sono stati informati il Prefetto e il Questore, ai quali è stato richiesto un incontro urgente. “Lavorare in un clima di paura – continua Amato – è una vergogna che compromette la dignità e la sicurezza di medici e pazienti. Le istituzioni devono intervenire subito con provvedimenti adeguati”. Amato invita tutti gli iscritti a denunciare all’Ordine ogni forma di violenza subita e ricorda alle istituzioni che nel 2024 le violenze fisiche e psicologiche, in Italia, contro medici e professionisti sanitari, sono aumentate del 33%.

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