Un momento di profonda riflessione sul senso della vita, soprattutto dopo la morte: come continuare a dare un senso all’esistenza dopo la perdita di un congiunto e sull’importanza della guida consapevole e sicura. Una battaglia che si è intestata la famiglia di Dario Campo, 26enne venuto a mancare il 26 febbraio 2005 in un incidente stradale autonomo a Roma. Si è conclusa ieri la giornata sulla sensibilizzazione stradale che, al largo gramsci a scicli, davanti alla stele in ricordo delle vittime della strada, ha visto diversi momenti con gli interventi sul ricordo attraverso la recita di brani sulla vita, l’impegno delle forze dell’ordine nel garantire sostegno e legalità alla comunità e la lettura della preghiera delle vittime sulla strada. Il capitano Rosolino d’Amico, comandante della tenenza dei carabinieri di scicli, è stato tranciate: “chi si mette alla guida- ha detto dal palco – sotto l’effetto delle droghe e dell’alcol è un potenziale assassino.” La Maggiore Maria rosa portelli, comandante della polizia locale di Scicli, ha annunciato che asranno installate le strisce pedonali rialzate nei luoghi nevralgici per tutelare i soggetti vulnerabili come pedoni e ciclisti. E poi il ricordo della comandante è andato alle vittime della strada: Valerio pacetto che ha perso la vita 17 anni e Pino la guardia, autista del sindaco, falciato da un’auto mentre era in bici. I caschi sono stati benedetti dal diacono Pino stantangelo. Emozionante la performace al vuiolino e alla chitarra dell’orchestra giovane dell’istituto comprensivo elio vittorini di scicli.
in piazza italia poi la manifestazione è stata supportata dal furgoncino dell’asp di ragusa “bet on your life”, scommetti sulla tua vita, dall’esibizione della scuola di danza di luisa sinacciòlo, e dalla simulazione attraverso speciali occhiali degli effetti dell’alcol