MODICA - MONISTERI E LA DOPPIA MAGGIORANZA

Le dichiarazioni di Maria Monisteri e Delia Vindigni sono destinate a fare discutere. I consiglieri comunali Cascino, Guccione, Aurnia, Civello, Spadaro, Cecere, Armenia e la presidente del consiglio Minardo non commentano e non si lasciano scalfire dalla nota. Dichiarazioni quelle dell’assessore al bilancio e del Sindaco che parlano di responsabilità nell’approvare i bilanci e che lascerebbero intendere che chi non ha votato a favore e chi non si è presentato è l’esatto opposto. I consiglieri di maggioranza, o presunta tale, non si lasciano scalfire ribadiscono le fondamenta salde della scelta e credono che ognuno sia artefice del proprio destino attraverso le proprie scelte. Scelte su cui non rilasciano commenti ribadendo la libertà di pensiero e soprattutto la libertà di assumere scelte importanti. Loro, oggi non riconosciuti come consiglieri responsabili dalle parole di vidigni e monisteri, avevano ribadito il pieno sostegno al sindaco invitandolo a riflettere sulle scelte. Il Sindaco Monisteri dal canto suo ribadisce come sia stata fondamentale l’approvazione dei bilanci per sbloccare le somme ed esprime pieno apprezzamento per il sostegnoa vuto dai 12 consiglieri che hanno approvato lo struemnto finanziario. Le Somme che in caso di dissesto finanziario però sarebbero comunque arrivate. L’approvazione darebbe opportu nità all’amministrazione però di gestirle. Un dettaglio non da poco è rappresentato dalla data del 27 novembre. I malpensanti dunque pootrbbero ragionare su questo scenario: Gli strumenti vengono approvati celermente in commissione e passano subito in consiglio con la loro approvazione lampo garantiscono la spartizione delle somme a gestione della ammionistrazione, se dovesse nel frattempo insorgere la dichiarazione di dissesto il tesoretto sarebbe già stato liquidato. Una interpretazione machiavellica ma che trova sempre più adesione tra le forze politiche.