STMICROELECTRONICS - “NESSUN ESUBERO A CATANIA”. RISPONDE LA CGIL

di Sarah Donzuso
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“trasformare gli esuberi in uscite volontarie, dignitose, condivise che dovranno poi essere sostituite da altrettanti posti di lavoro. È ciò che chiedono i lavoratori e che chiede il sindacato. Ma servono atti concreti, non dichiarazioni di principio.»

È quanto dichiara la FIOM Cgil di Catania rispondendo alla nota della StMicroelectronics in relazione alla questione degli esuberi.

Una risposta che arriva a un’altra risposta, quella della stessa StMicroelectronics. Ma andiamo con ordine e ricostruiamo la vicenda.

Dopo il vertice a Roma di lunedì, i sindacati avevano criticato le scelte aziendali parlando di esuberi e manifestando un certo malcontento.
Tra i commenti anche quello della FIOM Cgil Catania che in una nota parlava di 206 esuberi definendoli un colpo durissimo per il territorio.
Non è tardata ad arrivare la replica dell’azienda che ha scritto: “In riferimento al comunicato di Fiom Cgil Catania, StMicroelectronics ribadisce di non aver annunciato esuberi per il sito del capoluogo etneo. La società discuterà con le organizzazioni sindacali gli strumenti per uscite volontarie che in nessun caso saranno unilaterali. In particolare, la cifra riportata erroneamente non si riferisce a persone impiegate nel manufacturing. Sono stime relative a pensionamenti”.
Alla nota ha replicato nuovamente la Fiom Cgil di Catania che si augura che la dichiarazione si trasformi in un impegno concreto. Ma nel verbale del tavolo ministeriale, come afferma Rosy Scollo, segretaria generale Fiom Cgil etnea, “è scritto chiaramente che a Catania sono stati individuati 206 lavoratori in esubero; se l’azienda non li considera veramente tali, per i lavoratori si tratta di un auspicio positivo che deve diventare realtà. A patto che non resti solo un titolo rassicurante, conclude la Scollo.

E a confermare che non ci sarà nessun esubero
ma percorsi di pensionamento, riqualificazione professionale, formazione e nuove competenze
è anche la regione siciliana attraverso l’assessore alle attività produttive Edy Tamajo che sta avendo un confronto costante con l’azienda con la quale si sta definendo il preaccordo da quasi 300 milioni di euro destinato a rafforzare la presenza e l’attività della società nell’Isola, in particolare nello stabilimento di Catania, centro nevralgico dell’innovazione tecnologica nel settore dei semiconduttori.

« L’interesse manifestato da STMicroelectronics, formalizzato nel preaccordo, conferma la volontà di investire strategicamente in Sicilia e rappresenta un segnale chiaro”.

L’investimento prevede una proiezione decennale con interventi mirati a rafforzare i centri di ricerca e sviluppo e a consolidare il ruolo della Sicilia nel panorama europeo dei semiconduttori.

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