Servono nuove leve contro l’immobilismo nelle Asp. E’ il monito di Renato Schifani del quale – ci auguriamo – continui a ricordarsi anche quando nominerà nuovi manager della sanità. Il governatore ha parlato di rinnovamento, tranne per qualche eccezione. Ho in mente qualcuno – ha rivelato – ma non è corretto fare dei nomi, saranno soltanto due, tre”. “Serve rinnovare e inserire nuovo entusiasmo, perchè è giusto che sia così – ha continuato – E’ giunto il momento di lanciare nuove leve, perchè moltissimi dirigenti ormai hanno fatto una bellissima carriera ma si trincerano dietro l’immobilismo o dietro, a volte, l’assunzione di posizioni quasi dominanti all’interno di assessorati, questo non potrò consentirlo, ormai – ha giurato Schifani – ho le idee chiarissime”. Il presidente è tornato a parlare del tema delle liste d’attesa: “Saremo intransigenti, i direttori generali sono stati nominati a tempo. Hanno un anno di tempo per ridurle. Saranno chiamati alla scadenza dei loro mandati e verificheremo la loro attività. “Sul caso delle liste d’attesa all’Asp di Agrigento – ha ricordato Schifani – sono intervenuto e verrà effettuata un’ispezione rigorosa. Non basta chiedere scusa dopo che il danno è stato effettuato”. Il governatore Schifani esulta per la firma del protocollo col ministro della salute sulle risorse da destinare all’edilizia sanitaria siciliana. Si sbloccano 800 milioni di euro per l’edilizia sanitaria che serviranno per costruire tre nuovi ospedali e ristrutturarne un quarto nella città di Palermo”. però il govenrtaore dimentica gran parte della sicilia: la solita provincia delle briciole, ovvero quella iblea – ha denunciato la parlamentare regionale del m5s stefania campo- si deve accontentare di appena 25 milioni per il completamento del Giovanni Paolo II con i quali si riuscirà a stento a fare uno stralcio funzionale del progetto di completamento originario (per il quale servirebbero invece 70 milioni) mentre alla sola città di Palermo vanno 750 milioni per 4 strutture”.
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