Abbiamo chiesto non solo le scuse pubbliche, da parte dell’Asp di Trapani, nei confronti dei pazienti che hanno ricevuto con notevole ritardo l’esito degli esami istologici dal 2024. Ma anche l’immediata assistenza sanitaria, dalle visite specialistiche ai ricoveri del caso, al potenziamento immediato dei reparti di oncologia, è quanto detto dal segretario regionale del PD in Sicilia Anthony Barbagallo dopo la visita ispettiva all’Asp di Trapani insieme alla deputata nazionale Giovanna Iacono e al deputato regionale Dario Safina. “La visita ispettiva di oggi ha confermato tutta la drammaticità della situazione. Lo scandalo della mancata refertazione, assunta agli onori della cronaca nazionale, è lo specchio di un sistema di gestione della sanità siciliana che fa acqua da tutte le parti” ha detto ancora Barbagallo
“Un dato su tutti, ci ha lasciati perplessi: l’unità di anatomia patologica è tuttora senza primario, ma – proseguono i parlamentari Dem – solo con un facente funzioni da quasi 5 mesi e dispone soltanto di 3 medici a fronte dei 9 previsti. Oggi ci è stato detto che si sta rientrando nei tempi ordinari di risposta. Purtroppo per ottenere questo risultato si è però dovuto ricorrere anche ad affidamenti esterni, stornando risorse economiche al sistema sanitario pubblico. Il partito democratico tornerà all’Asp di Trapani ma avvierà anche nelle altre aziende ospedaliere siciliane, dove temiamo disservizi simili, seppur non in queste forme eclatanti.
Ad intervenire anche il movimento 5 stelle il cui coordinatore regionale Nuccio Di Paola si stupisce come nonostante le terribili notizie arrivate in questi giorni da Trapani, Croce continui a rimanere abbarbicato alla poltrona dell’Asp, senza che Schifani riesca ad ottenere le sue dimissioni. Il presidente della Regione conferma ancora una volta, ove ce ne fosse bisogno, di essere succube di FdI, come ha dimostrato in occasione del disastro See Sicily, quando non riuscì a togliere l’assessorato al Turismo ai meloniani”.
È stato il governo, infatti, nel corso dell’ indecente lottizzazione delle poltrone delle Asp e delle aziende ospedaliere, a nominare Croce, anche a fronte di un curriculum tutt’altro che eccelso. A Schifani, anzi, diamo un consiglio, controlli bene, ora, l’operato di tutti i direttori generali, figli della spartitocrazia, per evitare le solite postume e poco utili scuse dopo ogni scandalo e macroscopico disservizio. Fra poco le nomine dei manager arriveranno alla scadenza di un anno e se le liste d’attesa non saranno abbattute dovranno andare tutti a casa, così come avevo promesso il presidente Schifani
CASO REFERTI ISTOLOGICI - NUOVI ATTACCHI DA PD E M5S
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