nonostante tutti gli interventi messi in campo contro le aggressioni di medici e personale infermieristico negli ospedali, il fenomeno purtroppo non accenna a diminuire. Due le aggressioni nel giro di due giorni in due ospedali diversi di Palermo. Uno si è verificato all’ospedale dei Bambini dove è stato accompagnato un piccolo paziente, ma vista la carenza di posti i sanitari hanno invitato i parenti a portarlo presso l’ospedale Cervello, i genitori del bambino si sarebbero rifiutati e sono andati al Civico anche qui non c’erano posti letto come già era stato spiegato dal medico del pronto soccorso, la madre del bambino sarebbe andata in escandescenza colpendo al volto un infermiere rompendogli gli occhiali , chiamata la polizia il bambino è stato scortato fino all’ospedale Cervello dove è stato ricoverato in terapia intensiva neonatale. E sempre gli stessi genitori ieri pomeriggio pare per futili motivi avrebbero aggredito una infermiera, i due episodi vengono denunciati dal Nursind di Palermo che chiede tolleranza zero per contrastare questi episodi di violenza ingiustificabili. Sabato in Prefettura a Catania c’era stato un vertice proprio per parlare delle aggressioni nelle strutture sanitarie. Tra le soluzioni prospettate il ripristino del bottone rosso cioè un pulsante a disposizione del medico del pronto soccorso collegato ad una centrale operativa unica delle forze dell’ordine per lancira l’sos, ed ancora si è ricordato alle aziende ospedaliere di adeguarsi al protocollo regionale, che prevede tra le tante cose l’istituzione di zone filtro, un maggiore controllo nelle strutture, la videosorveglianza, il miglioramento della comunicazione tra il personale e i pazienti. Si è anche immaginato di individuare delle figure tipo steward o hostess ed in aggiunta anche la figura dello psicologo, che potrebbero facilitare la comunicazione tra paziente, medici e parenti.
AGGRESSIONE MEDICI - NUOVI EPISODI A PALERMO
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