PONTE SULLO STRETTO - NUOVO STOP CORTE DEI CONTI, SdM: “PREVEDIBILE”

di Marco Scavino
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Nuovo ostacolo sul percorso amministrativo del progetto per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina. La Corte dei Conti, attraverso la sua Sezione centrale di controllo di legittimità, ha negato il visto e la conseguente registrazione al Terzo Atto Aggiuntivo alla convenzione di concessione tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) e la società Stretto di Messina S.p.A. I vertici della Stretto di Messina S.p.A. hanno definito il diniego “prevedibile”, in quanto l’atto convenzionale è funzionalmente collegato alla precedente delibera CIPE del 6 agosto per l’approvazione del progetto definitivo e l’assegnazione delle risorse, alla quale la Corte dei Conti aveva già ricusato il visto lo scorso 29 ottobre. “Attendiamo le motivazioni per entrambi i provvedimenti, nella convinzione che verranno forniti […] tutti i nuovi approfondimenti richiesti, con la piena collaborazione da parte della Stretto di Messina, al fine di proseguire nella realizzazione del ponte, opera strategica di preminente interesse nazionale.” Il Presidente della Stretto di Messina, Giuseppe Recchi, ha annunciato la convocazione di un Consiglio di Amministrazione per il 25 novembre per esaminare la situazione, in attesa delle motivazioni della Corte, che saranno rese note entro trenta giorni. “Non lo considero un atto nuovo in quanto gli argomenti trattati sono strettamente collegati,” ha aggiunto Recchi.
Il Vicepremier e Ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha minimizzato l’impatto della decisione, definendola l'”inevitabile conseguenza del primo stop della Corte dei Conti”. “Nessuna sorpresa,” ha affermato Salvini. “I nostri esperti sono già al lavoro per chiarire tutti i punti. Resto assolutamente determinato e fiducioso.” Di tutt’altro tenore la critica proveniente dalle opposizioni. Angelo Bonelli, parlamentare AVS e co-portavoce di Europa Verde, ha parlato di “gravità assoluta”. “Significa che il governo Meloni stava impegnando fondi pubblici dentro un quadro ritenuto non legittimo, per un’opera da 14 miliardi di euro senza alcuna certezza tecnica, ambientale o giuridica: risorse sottratte a ferrovie, scuole, sanità e sicurezza del territorio,” ha scritto Bonelli in una nota. Nonostante il nuovo blocco, la società Stretto di Messina ribadisce la volontà di collaborare con le Istituzioni per fornire tutti gli elementi richiesti e superare gli ostacoli amministrativi, mantenendo fermo l’obiettivo di realizzare l’opera.

Prosegue il percorso ordinario della Corte dei conti per il controllo di legittimità sugli atti amministrativi relativi al progetto del ponte sullo Stretto. In particolare, l’esame della Sezione centrale di controllo di legittimità, fissato per oggi, ha riguardato l’atto aggiuntivo alla convenzione di concessione stipulato dalla Stretto di Messina con il concedente Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.

Il presidente della Stretto di Messina Giuseppe Recchi, ha sottolineato che: “Non lo considero un atto nuovo in quanto gli argomenti trattati sono strettamente collegati. Abbiamo deciso di convocare un Consiglio di Amministrazione per il 25 novembre per esaminare la situazione in attesa delle motivazioni della Corte dei conti previste nei prossimi giorni”.

“Il mancato visto con la conseguente registrazione della Corte dei conti era prevedibile – ha dichiarato l’Amministratore delegato della Stretto di Messina, Pietro Ciucci – perché l’atto convenzionale è funzionalmente collegato alla delibera di approvazione del progetto definitivo del ponte del CIPESS del 6 agosto, per la quale la Corte ha ricusato il visto in data 29 ottobre. Attendiamo le motivazioni per entrambi i provvedimenti, nella convinzione che verranno forniti – da parte delle Istituzioni competenti – tutti i nuovi approfondimenti richiesti, con la piena collaborazione da parte della Stretto di Messina, al fine di proseguire nella realizzazione del ponte, opera strategica di preminente interesse nazionale, come definita per legge.”

Nuovo stop della Corte dei conti al progetto per il Ponte sullo Stretto di Messina. La magistratura contabile ha, infatti, negato il visto di legittimità al III atto aggiuntivo alla convenzione tra il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e la società Stretto di Messina Spa. Le motivazioni saranno rese note entro trenta giorni, con apposita deliberazione. “La Sezione centrale di controllo di legittimità della Corte dei conti, non ha ammesso al visto e alla conseguente registrazione il decreto dell’1 agosto 2025, n. 190, del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze, recante ‘Disposizioni urgenti per la realizzazione del collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria’. L’atto aggiuntivo in questione è strettamente interconnesso con la delibera di agosto del Cipess che riguardava l’assegnazione delle risorse e l’approvazione del progetto esecutivo del Ponte sullo Stretto e alla quale la Corte dei Conti aveva già negato il visto di legittimità a fine ottobre scorso. “Nessuna sorpresa ha detto il vicepremier e ministro alle infrastrutture Matteo Salvini: è l’inevitabile conseguenza del primo stop della Corte dei Conti. I nostri esperti sono già al lavoro per chiarire tutti i punti. Resto assolutamente determinato e fiducioso”.

“La decisione della Corte dei conti di non ammettere al visto di legittimità il decreto MIT-MEF sul terzo atto aggiuntivo della convenzione del Ponte sullo Stretto è di una gravità assoluta. Significa che il governo Meloni stava impegnando fondi pubblici dentro un quadro ritenuto non legittimo, per un’opera da 14 miliardi di euro senza alcuna certezza tecnica, ambientale o giuridica: risorse sottratte a ferrovie, scuole, sanità e sicurezza del territorio. ha scritto in una nota Angelo Bonelli, parlamentare AVS e co-portavoce di Europa Verde.

Stretto Messina, attendiamo motivazioni della Corte Conti
Atto prevedibile. Il 25 novembre cda
(ANSA) – ROMA, 17 NOV – I vertici della Stretto di Messina Spa attendono le motivazioni della Corte dei conti che oggi ha negato la legittimità aggiuntivo alla convenzione di concessione stipulato dalla Stretto di Messina con il concedente Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. In una nota la società sottolinea che “prosegue il percorso ordinario della Corte dei conti per il controllo di legittimità sugli atti amministrativi relativi al progetto del ponte sullo Stretto. In particolare, l’esame della Sezione centrale di controllo di legittimità fissato per oggi, ha riguardato l’atto aggiuntivo alla convenzione di concessione stipulato dalla Stretto di Messina con il concedente Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
“Non lo considero un atto nuovo in quanto gli argomenti trattati sono strettamente collegati. – ha commentato il presidente della Stretto di Messina Giuseppe Recchi – Abbiamo deciso di convocare un Consiglio di Amministrazione per il 25 novembre per esaminare la situazione in attesa delle motivazioni della Corte dei conti previste nei prossimi giorni”.
“Il mancato visto con la conseguente registrazione della Corte dei conti era prevedibile – ha dichiarato l’Amministratore delegato della Stretto di Messina, Pietro Ciucci – perché l’atto convenzionale è funzionalmente collegato alla delibera di approvazione del progetto definitivo del ponte del CIPESS del 6 agosto, per la quale la Corte ha ricusato il visto in data 29 ottobre. Attendiamo le motivazioni per entrambi i provvedimenti, nella convinzione che verranno forniti – da parte delle Istituzioni competenti – tutti i nuovi approfondimenti richiesti, con la piena collaborazione da parte della Stretto di Messina, al fine di proseguire nella realizzazione del ponte, opera strategica di preminente interesse nazionale, come definita per legge.”

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