CATANIA - ODA, SENZA STIPENDIO. RISPONDE IL PRESIDENTE

di Sarah Donzuso
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Sono sei le mensilità che i dipendenti della Fondazione Opera Diocesana Assistenza (O.D.A.) di Catania attendono: 400 lavoratori che nonostante tutto continuano a prestare servizio considerando che ogni giorno assistono centinaia di ragazzi con disabilità erogando servizi sanitari essenziali.
Una situazione però insostenibile tanto che
la deputata regionale Lidia Adorno del Movimento 5 Stelle ha presentato un’interrogazione urgente rivolta al Presidente della Regione Renato Schifani per capire cosa stia accadendo considerando che – dice – c’è la regolarità delle anticipazioni semestrali da parte dell’ASP di Catania, pari all’80% dell’impegno di spesa regionale.

Interpellato il presidente dell’Oda Adolfo Landi, è lui a ricordare che nel 2021 è stato rinnovato il contratto collettivo nazionale di lavoro e questo ha previsto un aumento e per l’Oda si è tradotto in un costo maggiore l’anno di circa 1 milione e 800 mila euro. Più altri 6 milioni di euro di arretrati e ciò è stato un duro colpo per le casse della fondazione.

In settimana l’Asp – ci spiega il presidente Landi – dovrebbe versare nelle casse delle anticipazioni e questo permetterà il pagamento di alcuni stipendi. E ciò si unisce al piano di risanamento su cui si sta lavorando

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Nell’interrogazione la Adorno chiede al Governo regionale quali iniziative intenda adottare per accertare le responsabilità del mancato riconoscimento delle spettanze, e soprattutto quali misure urgenti saranno attuate per tutelare i diritti dei lavoratori e garantire la continuità delle cure per i pazienti disabili. Il presidente Landi invita la Adorno a un’altra riflessione e perché no, anche a una nuova interrogazione

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