In un anno potrebbero cambiare le sorti, in positivo, dell’Oda, l’opera di assistenza diocesana di Catania. Da 7 mesi i lavoratori sono senza stipendi, i debiti ammontano a oltre 50 milioni di euro. Ecco perché si è deciso di percorrere una nuova strada, quella dell’affitto del ramo aziendale sanitario. E si comincerà per un affitto di 12 mesi. Entro qualche giorno verrà pubblicato il bando – che sarà a livello nazionale – e presumibilmente entro metà settembre si potrà già conoscere chi subentrerà per garantire così la continuità assistenziale e gli stipendi ai lavoratori. Perché il bando conterrà alcune clausole importanti, come esplicitato dal presidente del CDA Adolfo Landi e dall’arcivescovo di Catania Mons. Luigi Renna che questa mattina hanno tenuto una conferenza stampa dopo aver incontrato i sindacati e in attesa di confrontarsi anche con i lavoratori, incontro previsto per domani.
Ai dipendenti viene garantita la salvaguardia, oltre che del posto di lavoro, anche dei livelli retributivi.
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E intanto in queste ore si proverà a pagare almeno una mensilità
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Landi ricorda anche che andrebbero adeguate le rette: la legge votata dall’Ars, che prevedeva a un aumento del 7%, è stata impugnata dal governo nazionale. Landi ricorda anche che l’Oda non gode di alcuni privilegi
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A chiedere certezze per il futuro sono anche i genitori degli assistiti
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A loro risponde l’arcivescovo che ricorda anche come in passato non sono stati pagati i debiti con il fisco e questo oggi ancora si ripercuote
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MAMMA UTENTE ODA
ANNA MARIA MARLETTA