Contro la Privatizzazione del porticciolo di Ognina a Catania sabato protesta in piazza a partire dalle 10.00 con l’obiettivo di informare la cittadinanza su questa privazione imposta e sulla chiusura dell’area costiera. A scendere in campo e a sostenere la manifestazione è la CISAL Catania il cui responsabile unione provinciale Giovanni Lo Schiavo spiega che “l’ulteriore ampliamento del porticciolo di Ognina, che prevederebbe anche il taglio del molo per collegare l’area oggetto della richiesta con quella attualmente gestita dalla società La Tortuga, desta profondo sgomento in Cisal Catania.
La Confederazione si unisce alla protesta di pescatori, residenti del luogo e comitati spontanei, che da tempo seguono con attenzione questa lunga e controversa vicenda.
la Cisal Catania ritiene fondamentale garantire la libera fruizione del Molo di Ponente e dell’intero specchio d’acqua.
È essenziale preservare il vincolo paesaggistico di uno dei più antichi borghi marinari di Catania, un luogo ricco di cultura, natura e straordinaria bellezza, che merita di essere tutelato per le generazioni presenti e future”.
Anche da Asia Usb Catania arriva un NO deciso alla privatizzazione e sarà presente alla protesta per opporsi con forza all’annunciata privatizzazione
Una controversia che va avanti dal 2007 quando il Comune di Catania rilasciò alla società La Tortuga Srl una concessione edilizia per il progetto di riqualificazione, ampliamento e completamento del porto turistico e dello specchio d’acqua di Ognina.
Dopo un anno alcuni cittadini presentarono un ricorso contro il Comune di Catania e l’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente. Dopo 16 anni di battaglie e dispute legali, nel gennaio 2024, il TAR annullò ogni possibilità di ampliamento a favore della società, gettando nello sconforto i cittadini protagonisti del ricorso, che pensavano avessero riavuto indietro per sempre il “loro” porticciolo.
Il 17 ottobre 2024, a La Tortuga Srl, viene ridata la concessione, questa volta da parte della Regione Siciliana, che ha autorizzato la società ad ampliare il porticciolo turistico di Ognina e nei giorni scorsi sono state installate barriere che impediscono l’accesso al mare sia ai cittadini che ai diportisti,
In campo anche il Movimento 5 Stelle etneo, che con una nota, denuncia che “con questa decisione, adottata dalla Regione senza alcuna opposizione o osservazione da parte del Comune di Catania, oltre duemila metri quadrati di litorale diventano inaccessibili.
In difesa del Porticciolo di Ognina anche CittàInsieme che si unisce alle numerose associazioni che sabato protesteranno