Salvini ha fatto il suo dovere di ministro. Lo pensa Antonio Tajani è intervenuto sul processo Open Arms la cui requisitoria del pm è cominciata proprio questa mattina a Palermo. Sono convinto – ha detto – che c’è sempre un giudice che riconosce la correttezza del comportamento di un ministro il cui compito è anche quello di difendere la legalità e ritengo che Salvini l’abbia fatto”. “È un giorno importante per la giustizia italiana, la vicenda Open Arms è un caso unico. Dopo cinque anni siamo alla fase iniziale”. Così il fondatore della ong spagnola Open Arms, Oscar Camps, fuori dall’aula bunker del carcere Pagliarelli a Palermo dove a breve si terrà l’udienza con la requisitoria dei pm del processo a Matteo Salvini, imputato per sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio per avere impedito cinque anni fa lo sbarco di 147 migranti a Lampedusa. “Spero solo che oggi si parli di giustizia. Giustizia nei confronti dei più deboli, di donne, uomini e bambini. Così Luca Casarini, capomissione della ong Mediterranea, presente nell’aula bunker del carcere Pagliarelli di Palermo dove è in corso la requisitoria del processo Open Arms a Matteo Salvini accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio
Giustizia per quello che sta accadendo nel Mediterraneo, con naufragi continui, lager in Libia. Il nostro auspicio è che oggi venga scritta una pagina di giustizia. Penso che non sia un processo contro l’Italia ma un processo contro quello che disonora l’Italia”.
PALERMO - OPEN ARMS, “PROCESSO POLITICO?”
142