Un corso per fronteggiare l’emergenza urgenza durante il parto. E’ quanto tenutosi all’ospedale maggiore di modica nell’audla falcone. Sino agli anni 50 il parto costituiva uno dei momenti più pericolosi del percosoro di vita della donna. Oggi i dati raccontano di una realtà diversa. Alla base il cambiamento delle abitudini, la prevenzione e il miglioramento del sistema sanitario. Un modello quello italiano che ci posiziona ai vertici delle graduatorie mondiali. Dei 400mila parti italiani annui i professionisti si imabttono in situazioni critiche di rado. E quando accadono devono essere preparati ad affrontarle per evitare conseguenze peggiori. Con questi presupposti il direttore dell’unità operativa complessa del reparto di ginecologia ed ostetricia dell’ospedale di Modica, giovanni cavallo, ha scelto di investiore nella formazione. Un corso che è iniziato martedì e che giunto al suo secondo ed ultimo appuntamento ha permesso a ginecologi ed ostetrici di conoscere e provare tecniche per fronteggiare l’emergenza urgenza. Dalla teoria alla priatica grazie a dei fedeli manichini.
Responsabile scientifico del corso claudio crescini, che vanta un curriculum di spessore con esperienze all’estero e in stati dove le condizioni di emergenza urgenza sono davvero frequenti rispetto all’0italia. Uno dei massimi esperti dunque che parlando della trasformazione avvenuta dagli anni 50 ad oggi ha evidenziato come il sistema nazionale rassicuri in riferiemtno alle gravideanza. La sicilia è una delle regioni che più si apre alla formazione