ALICUDI - PIANO PER CONTENERE NUMERO CAPRE

di Viviana Sammito
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Le capre selvagge fanno parte dell’eco sistema naturale di Alicudi, la più piccola delle isole eolie, nel messinese: appena 100 abitanti contro 600 capre che – accusano i residenti – distruggono muri a secco, entrano nelle case e mangiano le piante. Gli animali sono un’attrazione per i turisti e sono anche utilizzati come mezzo di trasporto ma battono, per numero, i residenti ed è per tale ragione che il dipartimento regionale dello Sviluppo rurale e territoriale ha incaricato una ditta specializzata per la cattura e la costruzione di recinti in aree già individuate dell’isola per contenere il bestiame che, dopo i controlli sanitari da parte del servizio veterinario dell’Asp, sarà donato agli allevatori che ne hanno fatto richiesta partecipando al bando pubblico”. «Il numero sproporzionato di capre selvagge sull’isola – dice l’assessore regionale all’Agricoltura, Luca Sammartino – sta creando non pochi problemi all’incolumità delle persone, senza contare i danni causati quotidianamente come il danneggiamento di sentieri e di muri a secco. La salvaguardia del territorio e il rispetto dell’ambiente sono le direttrici lungo le quali ci muoviamo per risolvere questi problemi a tutela delle produzioni e dei cittadini». L’amministrazione comunale di Lipari avevaw già emanato un avviso per “l’alienazione gratuita delle capre”. ll bando è scaduto il 10 aprile. Le domande arrivate dagli allevatori, ma non solo, in risposta all’avviso sono state 25 per un numero totale di 1900 capi. Molti di più di quelli disponibili. Da oggi dunque ufficialmente prende il via il piano di controllo ed eradicazione delle capre selvatiche sull’isola di Alicudi.

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