Quello che sta per arrivare è l’anno delle riforme e delle modifiche: tutte rivolte alla formazione per l’impiego nel mondo del lavoro e contro la dispersione scolastica. Con l’anno scolastico 2024/2025 parte, in circa 150 scuole, la riforma degli istituti tecnici professionali, che prevede la formula 4+2, con l’obiettivo di potenziare e ampliare la formazione professionale degli studenti al fine di preparare dei tecnici con elevate competenze tecnologiche e tecnico-professionali. Fra le altre novità il divieto di utilizzare il cellulare in classe, anche ai soli fini educativi e didattici. Fermo restante la possibilità di utilizzare altri dispositivi digitali sempre per fini didattici e sotto il controllo diretto dei docenti e nei casi previsti dal PEI (Piano Educativo Individualizzato) e nel PDP (Piano Didattico Personalizzato). Entra a pieno regime il docente tutor e il docente orientatore che ha già iniziato a operare lo scorso anno scolastico. Partirà a settembre anche un grande piano di orientamento che coinvolgerà le famiglie in tutte le scuole per poter fare scelte adeguate”.
La Sicilia – per il direttore generale dell’ufficio scolastico regionale, Giuseppe Pierro – è terra di talenti
Il monito riguarda le prove invalsi.
Quest’anno il vero tema è l’inclusione. Il ministero ha pensato ai corsi potenziati di italiano per gli studenti stranieri. Il ministro ha parlato anche del potenziamento di Agenda sud “che – ha dichiarato valditara – ha iniziato a dare primi importanti risultati, abbiamo registrato un recupero nel Mezzogiorno”. E per la prima volta anche di “Agenda nord, ci siamo accorti che nelle periferie delle grandi città si sta avviando una dispersione scolastica preoccupante.